Scatta il controllo della polizia e il gestore stacca la corrente elettrica

Il locale commerciale di Castelfiorentino, via Cosimo Ridolfi, è stato chiuso per la terza volta a causa della presenza di avventori noti alle forze dell'ordine. Il questore di Firenze ha emesso una sospensione di licenza di 15 giorni dopo che il gestore ha ostacolato un controllo, lasciando il locale al buio.

Scatta il controllo della polizia e il gestore stacca la corrente elettrica

Scatta il controllo della polizia e il gestore stacca la corrente elettrica

Chiuso per la terza volta. Lo stesso esercizio commerciale di Castelfiorentino, in via Cosimo Ridolfi, deve di nuovo abbassare la saracinesca. Stavolta il provvedimento di sospensione di licenza emesso dal questore di Firenze, Maurizio Auriemma, è di quindici giorni. Alla base del dispositivo la medesima motivazione: accertata all’interno del locale la presenza di vari avventori già noti dalle forze dell’ordine. Ma nell’ultimo controllo, effettuato lo scorso 11 aprile, gli agenti hanno messo a verbale altro. L’attività di verifica si è rivelata più complicata perché ’ostacolata’ dal comportamento del gestore. Risulta infatti che nel corso dei rilievi, eseguiti di sera, lo stesso proprietario abbia improvvisamente staccato la corrente elettrica lasciando di fatto al buio tutto il locale. Nonostante lo stratagemma messo in atto, gli agenti del reparto Prevenzione crimine Toscana riuscivano comunque ad identificare sei persone. Si tratta, nello specifico, di sei nigeriani già noti alle forze dell’ordine.

Per questo motivo la polizia amministrativa e sociale della questura di Firenze su proposta del commissariato di Empoli, ha previsto una sospensione di due settimane. Il locale di Castelfiorentino era già stato colpito dal provvedimento, rispettivamente di 7 e 10 giorni, il 29 settembre 2023 e il 21 marzo 2024. Anche in questi due precedenti casi all’interno dell’esercizio commerciale erano stati individuati soggetti con precedenti.

Le forze dell’ordine hanno infatti appurato che l’attività sarebbe spesso frequentata anche da cittadini già noti alle forze di polizia. Proprio sulla base dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), l’autorità provinciale di pubblica sicurezza può sospendere la licenza ad un pubblico esercizio che sia ritrovo abituale di persone pregiudicate o pericolose o che costituisca comunque un pericolo per l’ordine pubblico.

i.p.