SIMONE CIONI
Cronaca

Salemme a teatro. Una storia amara in mezzo ai dolci

Ecco la commedia “Premiata Pasticceria Bellavista“. Appuntamento stasera alle 21 al Teatro del Popolo.

Foto di scena dello spettacolo “Premiata Pasticceria Bellavista“ della Compagnia Nest 2023 (Foto Carmine Luino)

Foto di scena dello spettacolo “Premiata Pasticceria Bellavista“ della Compagnia Nest 2023 (Foto Carmine Luino)

CASTELFIORENTINOStasera alle 21 il sipario del Teatro del Popolo di Castelfiorentino torna ad aprirsi per un nuovo appuntamento con la stagione di prosa: in scena “Premiata Pasticceria Bellavista“ di Vincenzo Salemme per la regia di Giuseppe Miale di Mauro, con Francesco Di Leva, Adriano Pantaleo e Giuseppe Gaudino. Una produzione Teatro Compagnia Nest e Teatro Diana che racconta la differenza tra guardare e vedere. Una storia di cecità, di uomini e donne incapaci di osservare la vita e il mondo che li circonda. Il racconto di una condizione sociale e culturale in cui ogni personaggio della commedia è incapace di affrontare il percorso che la vita gli ha messo di fronte e agisce fingendo di non vedere. Non a caso arriverà proprio un cieco ad aprire gli occhi di tutti e metterli al cospetto della verità che nessuno di loro ha il coraggio di dire e dirsi.

Paradosso Kafkiano che Salemme dipana lungo tutta la commedia con la sua penna ispirata fatta di battute fulminanti e tirate esistenziali che mettono in risalto un mondo ipocrita e vigliacco, guidato da una voce che viene dall’alto, la voce di una madre, figura creatrice come quella di Dio. Una commedia in cui si ride a crepapelle anche se non ci sarebbe molto da ridere. Questa è spesso la forza della scrittura di Salemme: riuscire a raccontare le crepe dell’essere umano attraverso la risata, quella risata che ancora non ci ha seppellito e chissà se mai lo farà. E proprio come faceva Eduardo De Filippo, Salemme riesce a raccontare attraverso le vicende di una famiglia il mondo intero, un’umanità che cammina con i paraocchi, che ha difficoltà nelle relazioni, che mira solo al profitto personale, che mente spudoratamente e non guarda mai in faccia la realtà. Una storia amara ambientata nel regno del dolce: un laboratorio di pasticceria. E proprio una torta alla fine risolverà tutti i loro problemi e addolcirà quelle vite insipide, liberandole dal fardello di chi le aveva messe al mondo e condizionava ogni loro scelta. Anche se, forse, di chi ci ha creati così come siamo, non ci libereremo mai.