Rivolta anti-antenne. La protesta sventola dai balconi delle case: "No ai progetti pirata"

Striscioni di dissenso in città. Il comitato: "Vogliamo l’accesso agli atti". Nel mirino l’autorizzazione dell’impianto in via delle Chiassatelle

Rivolta anti-antenne. La protesta sventola dai balconi delle case: "No ai progetti pirata"

Rivolta anti-antenne. La protesta sventola dai balconi delle case: "No ai progetti pirata"

Empoli, 24 maggio 2024 – Gli striscioni di protesta sono apparsi sui balconi. Il dissenso corre tra vernice e bomboletta spray, sventola dalle terrazze di chi non ci sta: "via le antenne per il bene comune".

E ancora, "Riprendetevi l’antenna pirata". Se non si fosse capito, al centro della polemica c’è la vicenda antenne. Prima la richiesta del blocco al cantiere per la costruzione della stazione radiobase di telefonia di via Val Pusteria a Empoli. Poi la voce alzata del comitato di Borgo per poter accedere agli atti che hanno autorizzato l’installazione di un impianto Iliad in via delle Chiassatelle. Ora la questione supera il confine di quartiere ampliandosi a tutta la città. Lo fanno presente i membri del comitato che lunedì scorso sono stati ricevuti (su richiesta dell’assessore all’Ambiente Massimo Marconcini) dalla segretaria generale, dal dirigente tecnico, dalla funzionaria Suap e dall’Ufficio Ambiente. In collegamento video anche il responsabile della ditta di consulenza Sinpro di Vigonovo per le reti mobili.

Obiettivo: ottenere informazioni sul procedimento autorizzatorio relativo all’antenna installata - nella sorpresa generale dei cittadini - il 30 aprile scorso sul tetto di un edificio privato tra via delle Chiassatelle e via Chiarugi. Un incontro pacifico, nonostante il comitato sia sul piede di guerra.

"Per l’accesso agli atti ci dovrebbero volere una decina di giorni - riferisce il portavoce Tiberio Tanzini - Da questo incontro non potevamo aspettarci di più, ma abbiamo ricavato le prime informazioni utili, che ci potevano essere date già dieci giorni fa. E’ emerso che l’antenna di via delle Chiassatelle era prevista nella cartografia regionale Sira-Arpat già dall’agosto 2023 insieme ad altre sei Iliad (alcune già realizzate senza proteste dei vicini), pur fuori dal Piano delle Antenne. Piano il cui ultimo aggiornamento risale al novembre 2021".

Un’antenna è collocata in piazza Gramsci, inserita nella carta regionale dal febbraio 2023 e oggi attiva. Poi c’è quella in via Manzoni, anch’essa fuori dal Piano.

"La questione non riguarda, dunque, solo l’area del Borgo, ma tutto il Comune. Il punto è che, per legge - prosegue Tanzini - i Piani di localizzazione delle antenne di telefonia mobile, in presenza di nuove esigenze di copertura del territorio espresse entro il 31 ottobre di ogni anno dalle compagnie, comportano l’aggiornamento con procedura pubblica e voto del consiglio comunale. In caso contrario il Piano perde di validità. Ed è quello che è successo. La scelta di non aggiornarlo ha evitato la trasparenza causata da un dibattito pubblico in sede di Consiglio. Contestiamo alla giunta proprio la scelta di non procedere all’aggiornamento annuale del piano negli ultimi due anni".

Lo step successivo? Verte sul piano più politico. "Dobbiamo confrontarci con la sindaca uscente". Infine, un rinnovo dell’impegno. "Stiamo riunificando i comitati e i gruppi interessati per far sentire più alta la voce di cittadini preoccupati per la salute pubblica. Continueremo a incontrarci in assemblea. L’obiettivo resta la rimozione dell’impianto".