Ricostruire dopo la distruzione. Da Empoli le casette in legno a chi la guerra ha tolto tutto

La ditta Campigli Legnami sta realizzando cento moduli abitativi in un due città ucraine. Si tratta di un appalto da 14 milioni di euro vinto attraverso una gara al livello europeo .

Ricostruire dopo la distruzione. Da Empoli le casette in legno  a  chi la guerra ha tolto tutto

Ricostruire dopo la distruzione. Da Empoli le casette in legno a chi la guerra ha tolto tutto

di Irene Puccioni

EMPOLI

Stanno nascendo, anzi rinascendo, quelle case che le bombe hanno distrutto. Sono fatte di legno e realizzate con competenza e professionalità made in Empoli. Cento moduli abitativi provvisori entro fine anno saranno pronti a Zhytomyr e a Černivci in Ucraina, per essere consegnati a chi la guerra in corso ha portato via tutto. La ditta Campigli Legnami, con sede al Terrafino, ha vinto il bando di gara europeo della Croce Rossa Italiana per la progettazione e realizzazione di piccole case per far fronte alla crescente emergenza abitativa. La nota azienda empolese, che commercia legno da più di 80 anni, si è aggiudicata l’appalto da 14 milioni di euro ottenendo il massimo punteggio per la proposta tecnica. "Per noi è motivo di soddisfazione poter mettere a disposizione la nostra esperienza per un progetto così importante – spiega Francesco Campigli, amministratore unico dell’azienda - Sinceramente abbiamo partecipato alla gara non pensando di riuscire a spuntarla su una concorrenza così ampia. Fa piacere, soprattutto, aver ottenuto l’incarico non tanto per il ribasso presentato ma per la proposta tecnica". I progettisti della Dedalegno di Firenze, con cui la Campigli Legnami collabora, hanno realizzato i map (acronimo di moduli abitativi provvisori) con caratteristiche e rifiniture ritenute perfette per la finalità. Ogni struttura - sessanta metri quadrati di superficie – comprende una living room, una camera da letto matrimoniale, una singola e un bagno. Realizzate interamente in legno con pannelli strutturali X-Lam, all’esterno verranno rivestiti sempre in legno, mentre l’interno sarà in cartongesso. La ditta empolese ha messo il suo know how, ma le maestranze che stanno tirando su i due villaggi sono tutte del posto. "La messa in posa delle casette la stanno facendo delle squadre di operai ucraini – specifica Campigli – Anche questo è un altro aspetto importante del progetto. A causa della guerra molte persone hanno perso il lavoro. In questo caso c’è chi ha potuto ricollocarsi".

L’amministratore unico della ditta empolese ha già avuto modo di visitare lo scorso dicembre uno dei due cantieri. La prossima settimana ripartirà con una delegazione della Croce Rossa Italiana per vedere come procedono i lavori. Il progetto è diviso in lotti. Il primo a partire è stato quello a Zhytomyr, che si trova ad ovest di Kiev, ad un ampio d’ore di auto dalla capitale. Poi si proseguirà con gli altri a Černivci, al confine con la Romania. Le casette di legno tramite la Croce Rossa Italiana – che ha potuto bandire la gara grazie alle generose donazioni effettuate a favore della popolazione ucraina – verranno donate alla Croce Rossa ucraina, che gestirà l’assegnazione. Gli alloggi andranno a chi la casa non ce l’ha più perché distrutta dalle bombe, ma anche ai profughi che tornano nella loro città dopo essere fuggiti o a chi è scappato dalle zone sotto il controllo russo. Dopo oltre due anni di guerra (era il 24 febbraio 2022 quando le truppe russe invasero il territorio ucraino segnando una brusca escalation del conflitto russo-ucraino in corso dal 2014) la popolazione ha ripreso a vivere la propria quotidianità. "La gente del posto vive una normalità apparente – racconta l’imprenditore – Quando suonano le sirene nessuno corre più a nascondersi nei rifugi. Le persone sono stanche, ma con la guerra hanno imparato a conviverci. O forse si affidano al fato".