"Riaprite le indagini sulla morte di Sara"

La famiglia Scimmi lancia un nuovo appello durante la trasmissione di Rai 1 ’Storie Italiane’: "Dopo 4 anni vogliamo giustizia"

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Il caso Sara Scimmi arriva su Rai 1. Nella trasmissione Storie Italiane, condotta da Eleonora Daniele, ieri si è parlato della tragica morte della 19enne di Castelfiorentino, avvenuta il 9 settembre 2017 lungo la strada regionale 429 dopo essere uscita a tarda notte dalla discoteca Kaleido. Recentemente sono state pubblicate le motivazioni della sentenza che ha assolto il camionista di Santa Maria a Monte, Milko Morelli, che quella notte ha travolto il corpo di Sara, ma che ormai, secondo i giudici, era privo di vita. Da qui l’assoluzione per omicidio colposo e omissione di soccorso. Ma se non è stato il Tir guidato dall’autotrasportatore pisano a uccidere Sara Scimmi, allora come è morta la ragazza?

Prima che perdesse la vita era stata colpita alla gamba, all’altezza del ginocchio: lo conferma la perizia del medico legale. Una frattura compatibile con l’impatto con una vettura. In collegamento con Eleonora Daniele, la famiglia Scimmi, il padre Antonio, la sorella Giulia e la madre Clementina hanno ribadito come le indagini non abbiano scavato fino in fondo, valutando tutti gli elementi a disposizione. E per questo chiedono a gran voce la riapertura delle indagini. Ci sono, in particolare, due documenti che in video collegamento sono stati mostrati in trasmissione e approfonditi anche con l’avvocato della famiglia Vanessa Daini.

Il primo è un filmato di una telecamera di videosorveglianza che mostra due ragazzi non identificati, che potrebbero avere avuto a che fare con Sara negli attimi prima della morte. E poi la foto scattata alle 2.28, per la quale l’avvocato Daini spiega che l’orologio di Sara così come l’anello non sono mai stati trovati sul corpo della ragazza.

"Queste immagini sono già state depositate a luglio - spiega Giulia Scimmi - Il riconoscimento dell’auto che si nota nel filmato non è mai stato fatto, non sono mai state indagate tutte le altre possibilità. La storia non poteva tornare come non è tornata nemmeno ai giudici". Anche per il padre Antonio Scimmi, "la assoluzione del camionista è assurda, altrimenti ognuno è autorizzato a passare sopra un cadavere". La madre chiede giustizia: "Dopo quasi 4 anni Sara la merita, siano approfondite le indagini". La Daniele, chiudendo il collegamento, ha promesso alla famiglia che il caso Sara Scimmi sarà oggetto di altre puntate di Storie Italiane.

I.P.