Poggianti sulla sicurezza: "Serve più integrazione"

Il candidato: "Occorre restituire dignità al lavoro e abbattere la burocrazia". La testimonianza di Roger: "Fenomeni di sfruttamento e servizi assenti".

Poggianti sulla sicurezza: "Serve più integrazione"

Poggianti sulla sicurezza: "Serve più integrazione"

"La sicurezza passa anche dall’integrazione". Così Andrea Poggianti, candidato sindaco di Centro Destra per Empoli e La mia Empoli-lista civica durante l’iniziativa su sicurezza e degrado organizzata al Cenacolo degli Agostiniani. All’incontro ha partecipato l’associazione Giovani Africani dell’Empolese Valdelsa, con i relatori Emanuele Viciani, Segretario regionale Sap, Gianluca Pittoni, segretario generale provinciale di Firenze del nuovo sindacato carabinieri e Daniele Campani, ex comandante della Municipale di Pontedera. "Un’occasione di confronto e approfondimento – ha detto Poggianti – anche grazie alla partecipazione dell’associazione Giovani Africani che è venuta a sostenere la mia candidatura. Insieme abbiamo condiviso la necessità di avere un Comune che si faccia promotore di politiche serie per sicurezza e integrazione. Solo così è possibile sottrarre alla criminalità, alle mafie e al lavoro sommerso tutti i cittadini stranieri che intendono vivere in Italia nel rispetto delle leggi. Occorre dignità al lavoro anche per loro, un ufficio unico che possa guidare gli stranieri a interfacciarsi con la burocrazia e soprattutto un ufficio di collocamento che funzioni. Nella diversità c’è la condivisione di un programma unitario: cambiare Empoli con sicurezza e legalità".

Il portavoce del messaggio sull’importanza dell’integrazione per la sicurezza è stato Roger Fosso, rappresentante dell’associazione Giovani Africani, intervenuto insieme ad altri tre suoi connazionali raccontando la sua testimonianza. "Un giorno un bambino mi ha chiamato Balotelli venendomi incontro entusiasta – ha raccontato Fosso - ma la madre lo ha fermato dicendo che non ero il famoso calciatore ma un delinquente. Ho risposto che ero una brava persona, non un delinquente. Ci sono molti miei connazionali che vengono qui per lavorare onestamente, integrarsi, vivere in pace con tutti. Ma ci sono tanti problemi e difficoltà anche nel trovare lavoro, ci sono fenomeni di sfruttamento e servizi assenti che spingono alcuni a vivere di espedienti. Abbiamo letto il programma di Andrea Poggianti e siamo andati a conoscerlo. Condividiamo molti punti e crediamo che possiamo cambiare la città, tutti insieme per Empoli".