SIMONE CIONI
Cronaca

La partita dei bambini finisce 29-0, è polemica: "Il problema è la troppa esasperazione"

Le reazioni dopo il match dei Giovanissimi. Il vice presidente Michelucci: "Serve una riforma dei campionati". Tommaso Pepe: "Adesso l’importante è ridare entusiasmo”

Continuano a far discutere i risultati ’gonfiati’ nel calcio giovanile (Foto d’archivio)
Continuano a far discutere i risultati ’gonfiati’ nel calcio giovanile (Foto d’archivio)

Empoli (Firenze), 10 ottobre 2023 – Le goleade nel calcio giovanile sono una questione che si ripete di anno in anno. E così anche in questi primi mesi della stagione agonistica 2023-’24 sono diversi i risultati sopra la doppia cifra di scarto, compreso l’ultimo eloquente 29-0 che si è verificato sabato scorso nella categoria provinciale Giovanissimi B tra Real Cerretese e Limite e Capraia, in favore dei secondi. E puntualmente ogni volta torna di attualità la questione etica: è giusto fermarsi per non umiliare gli avversari? È più corretto portare rispetto continuando a giocare? Da novembre dello scorso anno la federazione ha redatto una sorta di vademecum per evitare passivi sopra le cinque reti, ma evidentemente la questione non è di facile risoluzione.

"Come società noi ci impegniamo da anni per far sì che questi risultati si verifichino meno volte possibili – commenta il vice presidente del Limite e Capraia, Alessio Michelucci – Abbiamo investito in psicologi e tecnici sempre più preparati, e lo faremo con ancora più attenzione in futuro, ma a mio avviso soltanto la federazione può intervenire con l’introduzione di campionati Èlite anche in questa categoria, in cui i bambini fanno il loro esordio a 11, facendo in modo che si trovino di fronte squadre il più possibile del solito livello".

«La società mi ha chiesto di non tornare più sull’accaduto – esordisce il responsabile della scuola calcio della Real Cerretese, Tommaso Pepe – Alcuni bambini piangevano negli spogliatoi dopo la partita e il lavoro più importante adesso va fatto con loro, a partire dall’allenamento di domani. Da qualche settimana, infatti, dopo che l’allenatore di inizio anno ha lasciato ho preso io in gestione la squadra e cercherò di tirargli su il morale. Di sicuro però qualcuno dovrebbe fare qualcosa perché non mi sembra giusto che società abbiano numeri per iscrivere anche tre squadre nella solita categoria e altre realtà durino fatica a metterne insieme una, con conseguenti evidenti squilibri di valori".

Sulla questione è intervento anche Andrea Vaglini, direttore generale del Castelfiorentino United e vice presidente di Calcio Fair Play Toscana, il movimento nato durante il lockdown per la pandemia che si propone di riformare l’etica del calcio giovanile. "Sul tema abbiamo effettuato vari incontri con gli addetti ai lavori e posso assicurare che si tratta di una questione molto delicata – spiega Vaglini – Premesso comunque che di goleade non è mai ’morto’ nessuno, da parte nostra crediamo che il problema principale sia a monte. Ossia un’esasperazione della competizione fin dalla scuola calcio, quando invece si dovrebbe guardare più all’aspetto sociale ed educativo, oltre che alla formazione calcistica del bambino. A quell’età i baby calciatori dovrebbero giocare con i loro amici".