TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Pesi e cyclette, palestra fa lezioni in giardino

La struttura montelupina offre, pioggia permettendo, di fare esercizi all’aperto

La palestra The Prince Sport e Salute" di Montelupo

Montelupo Fiorentino, 12 febbraio 2021 - Palestre chiuse da mesi e così il responsabile della "The Prince Sport e Salute" di Montelupo, gambe in spalla e tanta buona volontà, ha deciso di spostare la sua attività all’aperto. L’inaugurazione, di fatto, c’è stata nella giornata di ieri, anche se il progetto è in piedi da qualche giorno. "Abbiamo dovuto rimandare a causa del maltempo, oggi purtroppo dobbiamo tener conto anche di questo".

Lui si chiama Tiberio Mostardini e, come accennato, è responsabile tecnico della struttura montelupina, una delle più frequentate anche prima dell’arrivo del Covid e del lockdown. Come tutti i suoi colleghi, ha dovuto fare i conti con le restrizioni e le limitazioni della scorsa primavera, poi la ripartenza in estate, infine la nuova chiusura ad ottobre. Da allora, da quando cioè il governo Conte ha firmato il decreto che delimitava l’Italia in fasce di colore a seconda del rischio, attività come la sua sono sempre state chiuse. Perché le palestre, anche in zona gialla, sono considerate luoghi ad alto rischio contagio. E cosi, dopo mesi di attesa, e nella speranza che il nascituro governo Draghi risolva la questione, Mostardini ha deciso di pensarci da solo.

Le attività al chiuso sono vietate, ma non quelle all’aperto, consentite anche in zone di colore più scuro rispetto al giallo. Ha quindi deciso di rimboccarsi le maniche ed agire in prima persona. "Ho fatto una scelta degli attrezzi che posso muovere tra dentro e fuori – dice il responsabile tecnico – e ho deciso di proporre dei circuiti di allenamento con quello che si può mettere fuori al mattino e riporre la sera. Ovviamente è impensabile lasciare fuori tutta l’attrezzatura, fare avanti e indietro non è semplice ma tocca adattarsi e fare di necessità virtù. Nel momento in cui mi metto al lavoro, in circa 20 minuti, riesco ad allestire la palestra all’esterno".

Il problema , per attività come questa, è riuscire ad andare avanti a dispetto della crisi e delle restrizioni. Le palestre non hanno modo di ovviare alla chiusura come farebbe ad esempio un ristorante proponendo asporto e consegna a domicilio. "Siamo completamente fermi dal 24 ottobre dopo che lo eravamo stati a primavera. In estate abbiamo lavorato – dice Mostardini – ma si sa che quelli sono mesi un po’ di stanca per una palestra indoor". La speranza è che l’attività all’aperto funzioni. "La cosa ha creato entusiasmo tra i tesserati che sono fermi da tempo, bisognerà poi vedere quanto andrà avanti e, soprattutto, il meteo, perché è chiaro che se piove non possiamo fare niente. Però ho notato voglia di ricominciare anche in chi frequenta meno. Siamo in una situazione davvero stancante dal punto di vista psicologico, quindi le novità sono sempre ben accette". Sperando di ricominciare presto come si deve. "Vorrei che il settore delle palestre fosse considerato al pari di altri.