Opere del Checchi al Comune. Il dono di un imprenditore: "Un gesto di grande cuore"

Renato Lazzeri aveva ereditata la collezione dal padre Giuseppe

Opere del Checchi al Comune. Il dono di un imprenditore: "Un gesto di grande cuore"

Opere del Checchi al Comune. Il dono di un imprenditore: "Un gesto di grande cuore"

Un gesto importante. Un dono alla collettività. Una collezione preziosa dal punto di vista artistico, storico e culturale. Nei giorni scorsi l’imprenditore del settore calzaturiero Renato Lazzeri ha donato al Comune di Fucecchio dodici opere dell’artista fucecchiese Arturo Checchi, che il padre Giuseppe gli aveva lasciato in eredità. Una collezione che andrà ad aggiungersi a quella già presente nelle sale del palazzo comunale e nel Museo Civico e Diocesano, le cui opere fanno parte della cartella "Xilografie originali di Arturo Checchi 1911-1918, a cura di Zena Checchi Fornanciari". I quadri, già singolarmente incorniciati e di grandezza 48x35cm, sono xilografie su carta fatta a mano proveniente dal Nepal, montate su carta da disegno Milani-Fabriano. Vediamo di quali opere si tratta. Fauno (1911), Autoritratto (1912), Figure al bagno con ninfee (1912), Pastorale (1912), Asini (1913), Teresina (1913), Donne con galline (1914), Il barroccio (1916), Donne al bagno (1916), Buoi che arano (1917), Abbraccio (1918), Cavallo che tira un carretto (1918). Nell’occasione della donazione il sindaco Alessio Spinelli ha ricevuto il suo concittadino per ringraziarlo personalmente di questo gesto davvero carichi di significati e portatore di un messaggio importante.

"Sono queste le cose che arricchiscono la nostra comunità – commenta il primo cittadino –. Sono i gesti di chi ha al cuore il proprio paese e ne apprezza i valori storici e culturali. Fucecchio è una città importante nel panorama toscano ed è nostro compito valorizzarne tutta la bellezza, sia essa storica, artistica, paesaggistica o culturale. Ci tengo dunque a ringraziare sentitamente Renato Lazzeri per aver messo a disposizione dell’intera comunità fucecchiese questa bellissima collezione".

Per Fucecchio l’arte del Checchi è un capitolo di storia e una ragione do grande orgoglio. Aderente al gusto pittorico toscano dell’epoca (nacque a Fucecchio nel 1886 e morì a Perugia nel 1971), Checchi fu tra i primi pittori ad orientarsi allo stile di Cézanne, che Vittorio Pica fece conoscere in Italia nel 1908 con la pubblicazione Gli Impressionisti francesi, "suggestionati dalla mirabile capacità di sintesi e dalla volontà del francese di creare astratte armonie di masse e di toni". La sua tavolozza risultava però anche arricchita da un’incisività coloristica attinta da Van Gogh e Gauguin. Checchi è stato uno dei grandi pittori del Nocento italiano.

C. B.