Operaio morto, l’autopsia stabilirà la verità

Salvatore Mezzacapo è rimasto schiacciato da un mezzo meccanico, ma alla base del decesso potrebbe esserci stato un malore

La tragedia avvenuta nel cantiere del Tubone che ha visto la morte di un operaio

La tragedia avvenuta nel cantiere del Tubone che ha visto la morte di un operaio

Cerreto Guidi, 17 novembre 2021 -  Sarà eseguita nei prossimi giorni l’autopsia sul corpo dell’operaio 51enne che ha perso la vita lunedì scorso in un cantiere nella frazione di Stabbia, nel comune di Cerreto Guidi. Salvatore Mezzacapo è caduto da un ponte mentre si trovava alla guida di uno schiacciasassi, che lo ha travolto impedendogli di mettersi in salvo. E’ morto sul colpo, con il corpo semi immerso nell’acqua del fossato sottostante, senza che i colleghi potessero fare nulla. La tragedia è avvenuta in via Traversa della Prata, dove sono in corso i lavori, in carico ad Acque Spa, per la realizzazione del cosiddetto Tubone. L’operaio lavorava per la ditta cui è stato appaltato l’intervento, la Ingallina, con sede a Napoli. Era stato assunto un paio di mesi fa.  

L’uomo era da solo quando è avvenuta la tragedia. Si trovava sul macchinario e stava attraversando il ponte sul fossato, quando per cause in corso di accertamento, il mezzo è scivolato di sotto, abbattendo la spalletta protettiva. Alla base dell’incidente potrebbe esserci un malore, che ha fatto perdere il controllo del mezzo. Sarà l’esame autoptico, che sarà disposto dal pm Giovanni Solinas, a fornire qualche risposta in più. L’ennesima tragedia sul lavoro accende di nuovo i riflettori sull’annoso problema dei rischi che si corrono su certi tipi di cantieri. Le organizzazioni sindacali chiedono se sia stata fatta una corretta valutazione della sicurezza del ponte e della sicurezza del passaggio del mezzo sul ponte.  

Richieste alle quali si accoda anche il Partito comunista italiano, che però va oltre. "Attendiamo di conoscere più precisamente fatti e responsabilità, ma in generale – sottolineano Sandro Scardigli, segretario sezione Pci Empolese Valdelsa e Lorenzo Cosimi, responsabile regionale lavoro Pci Toscana - nel campo dei lavori pubblici appalti e subappalti al massimo ribasso spianano la strada agli omicidi sul lavoro. Il Partito comunista italiano è impegnato a far passare una legge che istituisca il reato di omicidio sul lavoro, perché ogni incuria e manomissione delle condizioni di sicurezza è come una ‘roulette russa’ che aspetta di sparare il colpo letale". Gli esponenti Pci non ci girano intorno: "Negli anni il personale dei servizi ispettivi sui luoghi di lavoro è stato drasticamente ridotto e l’abitudine consolidata e rivendicata, da parte di governo e amministrazioni locali, di mantenere rapporti che spesso rasentano il servilismo con gli imprenditori e le loro organizzazioni, ha favorito e favorisce un clima nel quale le morti sui luoghi di lavoro aumentano sempre più. Nel frattempo – incalzano - ci sono le dichiarazioni del ministro Brunetta secondo le quali non ci saranno più controlli a sorpresa dal momento che, prima di ogni verifica, l’azienda sarà contattata per programmare le operazioni di controllo. Il ministro si riferisce agli accertamenti fiscali, ma sorge legittimo il sospetto che queste ‘semplificazioni’ possano essere estese anche ad altri campi, visto che ‘lo scopo delle misure previste dal ddl concorrenza è anche quello di garan tire il rispetto della continuità dell’attività di impresa e favorire la ripartenza".