Nuovi alberi, parte il progetto Così la città tornerà a respirare

L’assessore Marconcini: "Empoli carbon neutral adesso entra nel vivo". Ecco le zone interessate

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Operazione ’Empoli Carbon Neutral’, ci siamo. Tra querce, frassini, platani, pruni e ciliegi, presto la città tornerà a respirare. È partita la messa a dimora dei nuovi alberi e cespugli per migliorare la qualità della vita della città e contribuire allo stesso tempo all’abbattimento delle emissioni di Co2. Sono numeri importanti quelli che ruotano attorno al progetto green promosso dall’amministrazione comunale: si parla della messa a dimora di 900 alberi e 900 cespugli suddivisi in sei macro aree della città. Le zone interessate saranno la ciclopista dell’Arno (con 8 interventi previsti) mentre nella zona industrialeartigianale di Pontorme saranno 6 le piantumazioni, 13 a Serravalle, 3 a Santa Maria, 19 al Terrafino e quattro lungo la ciclopista che va dalla stazione al polo scolastico. La durata prevista per i lavori è stimata in circa 3 mesi.

Il progetto vale 250mila euro, di cui 100mila investiti direttamente dalle casse comunali, 55mila dalla Regione e 95mila dallo Stato. Il Comune è riuscito a ottenere un finanziamento fra i 20 progetti a cui la Regione Toscana ha concesso un contributo attraverso il bando ‘verde urbano e piste ciclabili’. Un’iniziativa che rientra nell’ambito della strategia regionale ‘Toscana Carbon Neutral’, con l’obiettivo della neutralità di emissioni climalteranti entro il 2050. "Finalmente Empoli Carbon Neutral entra nel vivo - commenta Massimo Marconcini, assessore all’ambiente - La genesi sarà molto lunga. La nostra azione è sempre stata su due livelli. Da una parte la preservazione del patrimonio arboreo esistente e laddove siamo dovuti intervenire su alberi morti o pericolosi, abbiamo provveduto, subito, alla loro sostituzione. Dall’altra abbiamo lavorato per trovare fondi per realizzare grandi progetti come questo e come quello di forestazione urbana". Una curiosità. Il territorio comunale conta oltre 62 chilometri quadrati, la parte urbanizzata è di appena 12 al cui interno sono considerati già parchi e giardini pubblici. Il territorio non urbanizzato è composto invece da 50 chilometri quadrati, superficie dedicata a campagna, campi, coltivazioni, vigneti, oliveti e boschi e cespugli. In sintesi, insomma, quattro quinti del Comune sono naturalmente ‘green’.