
Inaugurata sei giorni fa inaugurata la Rems, ovvero Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, nella sede in Via Valdorme Nuova, al Pozzale, frazione di Empoli. Si è conclusa infatti la prima fase dei lavori di trasformazione della Casa Circondariale, mentre la seconda fase sarà avviata a struttura funzionante e riguarderà le due aree abitative che si trovano al piano terra. La struttura è destinata alla cura dei pazienti autori di reato affetti da infermità o seminfermità psichica attraverso percorsi terapeutico-riabilitativi e socio-riabilitativi, gestiti dal dipartimento di salute mentale dell’azienda sanitaria. Nella prima fase di attivazione i pazienti accolti saranno 9 e il primo arriverà con il completamento del protocollo della sicurezza con prefettura e ministero. Con l’avvio della seconda fase invece, si aggiungeranno altri 11 pazienti. A regime quindi, la struttura potrà ospitare un totale di 20 persone.
Ma cosa ne pensano i cittadini della frazione? A preoccupare i più è la mancanza della polizia penitenziaria a sorveglianza della struttura. La Rems infatti sarà gestita da un team multidisciplinare, tra infermieri, psichiatri, operatori socio sanitari, educatori professionali, tecnici di riabilitazione psichiatrica e un servizio di vigilanza attivo 24 ore su 24, svolto però da guardie giurate. Nonostante il sindaco di Empoli Brenda Barnini abbia assicurato che per la serenità dei cittadini saranno seguiti da vicino i vari passaggi con la prefettura, in modo da stipulare un protocollo ad hoc per la sorveglianza, i cittadini non sono tranquilli.
"Non credo che l’inaugurazione di questa nuova struttura costituisca un pericolo o una minaccia per la nostra comunità – spiega Davide Resta – l’unica cosa che mi lascia perplesso è che non sia controllata dalla polizia penitenziaria, per ragioni di sicurezza. Soprattutto perché si trova in una zona molto sensibile, vicini a una scuola e vicino al parco pubblico, dove vanno a giocare i bambini. Mi immagino però che sia presente un’organizzazione tale da garantire l’incolumità sia dei pazienti che dei cittadini della zona".
Della stessa idea è Anna Santoni: "Di sicuro il fatto che non ci sia la polizia penitenziaria a controllare la struttura e i detenuti, visto che comunque sono persone con precedenti penali e con infermità o seminfermità psichica, non ci fa certo stare super tranquilli. Certo è che bisogna aspettare la partenza effettiva: finché i pazienti non saranno trasferiti e la struttura non entrerà in funzione, sono pregiudizi. Ci auguriamo che non ci sia alcun tipo di problema". Non è la prima volta che i cittadini di Pozzale si trovano a "fare i conti" con certi tipi di impianti: prima della Rems infatti era presente nello stesso edificio un carcere femminile, che come ha ricordato il sindaco Barnini in occasione dell’inaugurazione della Rems, aveva provocato una "ferita" nella comunità empolese.
In molti, dopo la chiusura della casa circondariale, si sono lamentati del fatto che la struttura, un edificio circondato da alte mura di cinta in cemento armato, fosse stato abbandonato senza una funzione. "E’ giusto che alla costruzione sia data nuova vita, ormai era un posto abbandonato – commenta infatti Daniela Maltagliati – non capisco però il criterio con cui è stata scelta la funzione. E’ vero che già prima era adibito a carcere, però si trova in una posizione particolare: dall’altra parte della strada vi è una scuola elementare. Siamo preoccupati per la sicurezza".
"Questa struttura non ha mai funzionato – aggiunge Serena Meloni – anche quando era una struttura di detenzione femminile è risuccesso che qualcuno è scappato. Sono comunque d’accordo con l’inaugurazione della Rems. Se è tutto regolare e, com’è stato detto, sono state prese tutte le misure di sicurezza del caso, non credo ci sia alcun problema". Anche al Pozzale, come accade in ogni paese le voci girano. "Ho sentito dire che i detenutipazienti avranno una sorta di "semilibertà". Non credo proprio però che sia quello che accadrà, se come dicono, i pazienti all’interno della struttura hanno precedenti penali e infermità psichica. Secondo me non ci sarà alcun tipo di problema, né pericolo" conclude Giuliano Angelini.
L’aria che tira nella frazione è un’aria di incertezza, nonostante venerdì scorso, in occasione dell’apertura della struttura, i residenti abbiano partecipato con entusiasmo. I cittadini non hanno chiaro ancora in che modo sarà gestita la rems e temono per la serenità del posto. Nonostante ciò, sembrano riporre grande fiducia nell’amministrazione comunale e nelle istituzioni che hanno in carico il progetto, augurandosi che tutto vada secondo i piani.
Costanza Ciappi