
Sono in calo i parti cesarei al punto nascita del San Giuseppe. Lo evidenzia l’ultimo report della struttura operativa complessa ginecologia e ostetricia in cui, dalla nuova direzione a fine 2021, a Empoli risulta una riduzione del 9% di parti cesarei rispetto al 2020. A dicembre 2020 si è registrato un 23% di interventi, mentre nel 2021 il dato si è fermato al 14%. Nel 2021 a livello aziendale è stata registrata una media del 22,7% di parti cesarei nei vari punti nascita. La percentuale regionale dei cesarei sul totale dei parti è del 20,5%, in Italia il 31,3%. Il San Giuseppe rientra quindi perfettamente dentro i parametri suggeriti dall’organizzazione mondiale della sanità, che raccomanda un tasso di tagli cesarei del 10-15%. Sempre nel presidio cittadino nel 2021 rispetto all’anno precedente si registra un aumento del 10% del parto analgesia (strumento di contenimento del dolore mediante l’uso di farmaci anestetici somministrati per via epidurale). "Da un po’ di tempo sono state avviate strategie che consentono di ridurre in sicurezza i parti cesarei - spiega il dottor Claudio Meloni, direttore ginecologia Empoli -. Nell’ottica della riduzione dei tagli cesarei programmati, affinché abbiano una indicazione conforme alle linee guida, è stato aperto un ambulatorio pre chirurgico ostetrico in cui viene effettuata una valutazione complessiva insieme alle gestanti per scegliere la migliore modalità di parto, in cui viene proposto il travaglio di prova dopo taglio cesareo o per presentazioni podaliche in cui viene offerta la manovra esterna di rivolgimento del feto e, qualora fallisse, in casi selezionati e per pazienti motivate, il parto podalico programmato in sicurezza. Tutto sempre bilanciando la sicurezza di madre e nascituro".
Tra le novità introdotte, anche la riorganizzazione dei servizi in reparto, a partire dall’ambulatorio gravidanza a rischio che consente un’importante implementazione del numero di prestazioni per le pazienti che necessitano di essere centralizzate dal percorso nascita dal territorio, sia in termini di prime visite, sia di controlli. E’ stato inoltre aperto un ambulatorio per le pazienti oncologiche per migliorare ancora di più il percorso e l’assistenza già in essere e l’ambulatorio per chirurgia benigna ginecologica. Infine, è stata anche incrementata l’attività formativa: due volte al mese su vari argomenti di ostetricia e ginecologia con particolare attenzione all’emergenza in sala parto, organizzati spesso con la partecipazione di docenti del gruppo no profit Emergenze ostetriche, in cui il dottor Meloni svolge attività di docenza.
I.P.