Maxi istituto comprensivo La Cgil lancia l’allarme "Preoccupati per il personale"

Sarà uno dei più grandi della Regione e conterà oltre duemila alunni. I dubbi del sindacato "Gli organici sono in affanno. Si rischiano problemi di sorveglianza e anche di sicurezza".

Maxi istituto comprensivo  La Cgil lancia l’allarme  "Preoccupati per il personale"

Maxi istituto comprensivo La Cgil lancia l’allarme "Preoccupati per il personale"

Sarà un istituto comprensivo che per dimensioni diventerà uno dei più grandi della Regione con oltre 2.000 alunni e 13 plessi tra infanzia, primaria e medie, dislocati su un territorio molto ampio e quindi lontani territorialmente tra loro. Nascerà a Fucecchio e i sindacati non nascondo le loro preoccupazioni. "Sebbene l’organico assegnato per il prossimo anno sia dato dalla somma matematica degli organici dei due istituti – scrivono Cgil Empolese Valdelsa e Flc Cgil Firenze – che si fonderanno tra loro, restano in piedi tutti i problemi di sorveglianza, sicurezza, tempo-scuola, dal momento che il punto di partenza è uno strutturale sotto organico del personale. Le responsabilità e gli ostacoli che ne derivano non possono essere considerate solo una questione gestionale in capo alle scuole, ormai sottoposte a livelli di stress insopportabili come abbiamo più volte denunciato quest’anno".

Da qui nascono i timori del sindacato: "Ciò che preoccupa è che già in passato dopo un primo periodo di assestamento abbiamo assistito, negli istituti comprensivi nati per fusione, a una riduzione degli organici e alla chiusura dei plessi più piccoli e periferici – spiega la nota –. Non abbiamo garanzie che questo processo non riguarderà in un futuro prossimo anche Fucecchio. Per il prossimo anno scolastico si stima già che per le scuole dell’area metropolitana ci sarebbe bisogno di almeno 250 unità di personale Ata in più, mentre per quelle toscane di almeno 1200. Nonostante ciò l’ufficio scolastico regionale toscano è particolarmente restìo a concedere personale Ata in deroga alle scuole". Secondo i numeri della Cgil, già nell’anno scolastico in corso ne ha concesso una media poco più di uno a istituto (una media 4 volte inferiore a quella di altre regioni come Piemonte ed Emilia-Romagna). "Numeri del tutto insufficienti rispetto alle necessità delle scuole, che denotano un non volersi rendere conto delle condizioni in cui versano gli istituti scolastici – attacca la Cgil – . Ci si chiede se finalmente arriverà un cambio di rotta oppure continueremo a far finta che tutto vada bene? Pur non avendo risposte abbiamo continuato a dire che gli organici sono drammaticamente sottodimensionati e le scuole vivono una situazione di perenne emergenza".

Il sindacato conclude ribadendo che la mobilitazione è solo all’inizio: "Saremo sempre al fianco di lavoratrici e lavoratori nel denunciare la mancanza di scelte e ascolto da parte dell’Ufficio scolastico regionale e nel fare appello a Regione Toscana, Comuni e opinione pubblica – conclude la Cgil – a intervenire a ogni livello per rendere più sicura l’esperienza scolastica delle bambine e dei bambini".