Quindici voti contrari e otto favorevoli, con il diretto interessato che non ha partecipato al voto: Alessio Mantellassi rimane presidente del consiglio comunale di Empoli. Lo ha deciso la maggioranza, bocciando la mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia, Lega, Buongiorno Empoli e Movimento 5 Stelle e illustrata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Poggianti, che chiedeva a Mantellassi di rinunciare all’incarico di presiedere il consiglio dopo l’annuncio della sua investitura a candidato sindaco del centrosinistra alle prossime comunali. Una discussione particolarmente accesa, con il capogruppo dem Simone Falorni che ha attaccato duramente l’opposizione e lasciato intendere di essere pronto a valutare la possibilità di adire le vie legali: nel suo mirino sono finite alcune dichiarazioni dei giorni scorsi con cui alcuni consiglieri di minoranza hanno a suo dire accusato Mantellassi di parzialità nello svolgimento delle funzioni di presidente del consiglio, alla luce della sua candidatura in pectore.
"Affermazioni gravi che istillano gravi dubbi sulla lealtà di una persona – ha tuonato Falorni – che dovrebbero essere approfondite in altre sedi". Poggianti aveva chiesto il passo indietro di Mantellassi citando anche la sentenza del Consiglio di Stato 1042/2004. "Il Consiglio di Stato – ha detto – ha stabilito che la revoca della carica di presidente del consiglio comunale da parte del consiglio è legittima quando si fonda sulla considerazione che lo stesso, attraverso una serie di condotte politiche realizzate all’interno del consiglio e in altre sedi, abbia assunto un atteggiamento incompatibile con il ruolo istituzionale super partes attribuitogli".
Una condizione che secondo la maggioranza non si è però verificata. "Non si può imputare al presidente Mantellassi alcun comportamento che abbia generato un cattivo esercizio della funzione o ancor più un oggettivo malfunzionamento dell’organo stesso – hanno replicato Falorni e la consigliera Maria Cira D’Antuono, di Questa è Empoli – la candidatura a sindaco non è ostativa a ricoprire alcuna carica, bensì è da ritenersi la legittima aspirazione che la legge riconosce a ciascun cittadino italiano in possesso dei requisiti di eleggibilità". Niente da fare quindi: atto respinto. Al termine della votazione, Mantellassi ha ringraziato il consiglio comunale. E la sindaca Brenda Barnini non ha risparmiato una ’stoccata’ alla minoranza di centrodestra. "Ci sono Comuni meno popolosi in cui il sindaco ricopre anche l’incarico di presidente del consiglio – ha chiosato – c’è chi ha scelto di iniziare la campagna elettorale attaccando il candidato sindaco e chi ha deciso di cominciarla con mezzi propri, discutendo della città e delle idee".
G.F.