Maggior sicurezza sugli autobus. Scatta lo sciopero di quattro ore

Gli autisti oggi incrociano le braccia dalle 18 alle 22 per protestare contro le numerose aggressioni. Al mattino anche il presidio davanti alla Prefettura con la presenza dei lavoratori delle linee più ’pericolose’.

Maggior sicurezza sugli autobus. Scatta lo sciopero di quattro ore

Gli autisti del trasporto pubblico locale chiedono aiuto foto d’archivio

EMPOLI

Il trasporto pubblico locale oggi si ferma per quattro ore, dalle 18 alle 22. Gli autisti degli autobus incroceranno le braccia per protestare contro le aggressioni e gli episodi di violenze che con molta più frequenza si stanno verificano sui mezzi pubblici. Il livello di pericolosità che si registrando su alcune tratte sta limitando fortemente il diritto fondamentale alla mobilità delle persone. E questo non è tollerabile. Da qui, la mobilitazioe dei lavoratori. "Il mezzo di trasporto non può essere terra franca per nessuno", spiegano all’unisono tutte le sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero odierno da Filt-Cgil a Fit-Cisl a Uil-Trasporti a Faisa-Cisal che hanno previsto anche un presidio a Firenze davanti alla Prefettura dalle 10.30 alle 12. A far sentire la propria voce ci saranno anche gli autisti della tratta notturna Empoli - Siena che negli ultimi mesi sono stati più volte bersaglio di balordi.

"Dopo l’apertura dello stato di agitazione – spiega Carlo Pane, segretario Fit-Cisl Siena – Autolinee Toscane ci ha confermato di voler coinvolgere le istituzioni, manifestando addirittura la volontà di voler sopprimere la linea nel caso in cui queste non dessero supporto. Ma non basta. Ripetute sono state le segnalazioni che anche noi sindacati abbiamo effettuato, sia in azienda che alle istituzioni tutte, ma senza alcuna risposta. Riteniamo che sia disarmante il fatto di dover reclamare con azioni eclatanti un diritto fondamentale che è quello della sicurezza nei posti di lavoro e altrettanto avvilente il veder sopprimere molteplici linee per una mancanza da parte istituzionale. Il diritto alla mobilità è un diritto costituzionale di cui tutti i cittadini dovrebbero beneficiare, e sarebbe una sconfitta per tutti rinunciarvi. Il settore del trasporto pubblico locale necessita di risorse aggiuntive senza le quali le aziende da sole non bastano a garantire la sicurezza dei propri addetti. Per questo motivo scioperiamo chiedendo nuovamente quello che più volte ai tavoli è stato richiesto a garanzia degli addetti e degli utenti: guida chiusa e non accessibile dall’esterno, audio visivi di registrazione a bordo attivabili dall’autista, attivazione emergenza e richiesta di intervento delle forze dell’ordine, presidio e vigilanza attiva sulle linee più pericolose negli orari notturni e nei punti di cambio, protocolli specifici volti alla sicurezza progettati tra gestore del servizio, enti locali e forze di polizia".

i.p.