Scongiurato, almeno nell’immediato, il rischio di accorpamento per l’istituto comprensivo "G. Gonnelli" di Gambassi Terme e Montaione. La notizia non è ancora ufficiale – lo diventerà con la delibera della Giunta regionale di domani – ma le voci che circolano fanno ben sperare. Alla luce del decreto Milleproroghe, per la Toscana, gli accorpamenti scolastici sono stati drasticamente ridotti: dai 15 previsti inizialmente si è arrivati a 4. "Le quattro scuole da accorpare - viene spiegato dalla Regione - le scegliamo sulla base del criterio numerico, ovvero partendo da quelle con un numero di studentesse e studenti più basso". Si tratta di Stazzema (165 alunni), Fosdinovo (247), Pescaglia (228) e Sansepolcro (355). Numeri ben lontani da quelli del Gonnelli che di studenti ne contava a gennaio scorso (in fase di iscrizione) 594, ma che poi a settembre, con l’inizio dell’anno scolastico, era arrivato a superava la soglia dei 600 alunni.
I sindaci di Gambassi Terme e Montaione insieme alle famiglie dei giovani studenti avevano ingaggiato una battaglia per evitare la fine del "Gonnelli". Nelle scorse settimane avevano organizzato anche una riunione alla nuova “Casa del platano“ di Gambassi Terme proprio per provare a ’salvare’ la scuola. Gli amministratori, amareggiati per la situazione, avevano annunciato il ricorso al Tar contro la Regione Toscana. Genitori e insegnanti non volevano rassegnarsi all’accorpamento con un altro istituto, che nell’eventualità sarebbe stato con quello di Montespertoli, che per numero di iscritti e tipologia di offerta formativa appariva quello più appropriato. Anche Flc Cgil Firenze si era mobilitata "contro lo scellerato progetto di dimensionamento scolastico, cioè l’accorpamento di un certo numero
di istituti autonomi con altri istituti, con l’unico obiettivo di avere un numero minore di dirigenti scolastici, direttori dei servizi
amministrativi e, in prospettiva,
un numero minore di plessi scolastici sul territorio". Contro l’accorpamento del Gonnelli in soli tre giorni erano state raccolte anche 1.300 firme tra i cittadini La petizione era stata inviata in Regione, dalla cui Giunta nelle prossime ore è attesa la delibera salva scuole.
Irene Puccioni