REDAZIONE EMPOLI

Liste e partiti 5 anni dopo. Emorragia Pd, crollo Lega. Crescono la sinistra e FdI

Il Partito Democratico ha lasciato per strada 11 punti percentuali rispetto al 2019. Leggero calo per grillini e Forza Italia. Ma è boom di schede nulle.

Liste e partiti 5 anni dopo. Emorragia Pd, crollo Lega. Crescono la sinistra e FdI

L’affluenza è in picchiata, il Pd perde voti, l’area Masi cresce, la Lega crolla e Fratelli d’Italia sale ma senza cavalcare a pieno l’onda di Meloni al Governo. È questa la sintesi se confrontiamo i numeri di voti presi dalle liste oggi rispetto a 5 anni fa. Intanto il dato sugli elettori: nello scorso week-end hanno votato per le comunali 23.912 empolesi. Nel 2019 furono invece 25.364, oltre 1.400 in più. E tra un’elezione e l’altra il partito che ha il suo quartier generale in via Fabiani ha disperso 3.338 voti, pari a undici punti percentuali. Il numero sale a 4.399 se consideriamo invece le elezioni di dieci anni fa.

Anche la lista Questa è Empoli, nata nel 2014 con la prima candidatura di Brenda Barnini e riproposta quest’anno a sostegno di Alessio Mantellassi, rispetto all’exlpoit del 2019 è calata perdendo 2.553 voti, pari a dieci punti percentuali. Ancora più evidente il tonfo della Lega: nel 2019 il Carroccio prese a Empoli 3.479 voti (14.45%) mentre stavolta ne ha raccolti appena 415 (1.89%).

Chi cresce è invece Fratelli d’Italia: in cinque anni il partito della premier Meloni ha aumentato il suo bacino di 659 voti, pari a 3.7 punti percentuali in più. In controdentenza rispetto al dato nazionale, Forza Italia cala (ma di poco): 123 voti in meno ma i punti percentuali restano in linea. Difficile capire quanto possa aver influito sui voti ai singoli partiti lo strappo interno al centrodestra che ha portato alla fuoriuscita di Andrea Poggianti. La sua lista La mia Empoli comunque ha più che raddoppiato i voti arrivando a 876 preferenze, aumentando così il suo peso del 2,2%.

E l’area riconducibile a Leonardo Masi? Cinque anni fa grillini e sinistra si presentarono divisi. Ma il paragone regge: il M5S con Anna Baldi candidata sindaca prese 2.119 voti (8,5%), mentre quest’anno la lista grillina a sostegno di Masi ha incassato 1.265 preferenze (5,75). Un meno 3% che però è niente rispetto al crollo pentastellato alle europee. Le liste riconducibili alla sinistra a sostegno di Beatrice Cioni presero invece 2.224 voti pari al 9%, mentre quelle a sostegno di Masi (sottraendo il M5S) hanno ottenuto 2.675 voti, ovvero il 12,1%, 3 punti percentuali in più. Ma c’è anche un altro dato che balza all’occhio: mentre le schede bianche sono diminuite (da 273 a 255) quelle nulle sono aumentate: da 399 a 505 nonostante l’affluenza in calo.

a.p.