
Un lettore sfoglia un volume all’interno di una libreria (foto d’archivio)
Empoli, 22 luglio 2023 – ”Prendimi, se ti piaccio. Leggimi, poi riportami o portane altri". C’è scritto questo su un cartellino appeso allo scaffale della piccola libreria condivisa che dallo scorso marzo alcuni cittadini hanno ideato sotto il chiasso di via Risorgimento nel centro di Castelfranco. Ecco, qualcuno ha evidentemente capito male, diciamo così quel "prendimi, riportami e portane altri di libri". Ha preso una ventina di volumi che una cittadina aveva lasciato nel piccolo scrigno della cultura all’aperto e li ha portati in un negozio di Empoli vendendoli come libri usati e ricavandone qualche decina di euro. Un gesto che è persino difficile da definire, sicuramente sprezzante e ignobile. Quei libri erano di un bimbo che ora è diventato adolescente e la mamma, per non buttarli li aveva portati nella piccola biblioteca sotto il chiasso.
“Abitiamo da poco più di un anno a Castelfranco – racconta Sibilla Panicucci – e girando per il paese avevo visto questa bella iniziativa di alcuni cittadini. Così, avendo una ventina di libri per bambini che nessuno di noi avrebbe più letto, ho pensato di condividerli. Prima ne ho portati dieci. E dopo pochi giorni non c’erano più. Ho pensato che erano piaciuti e questo mi aveva fatto piacere. Poi ne ho portati altri dieci e anche questi dopo poco non c’erano. La cosa, devo dire, mi aveva incuriosito anche perché i volumi che avevo trovato nella piccola biblioteca erano ancora tutti al loro posto. Evidentemente c’è qualche bimbo o bimba particolarmente attratto dai libri dedicati alla sua età e li legge tutti...".
Ma, purtroppo , non era così. "Qualche giorno fa, per esigenze di mio figlio che frequenta le scuole superiori – aggiunge Sibilla Panicucci – siamo andati in una rivendita di libri usati a Empoli e girando per gli scaffali ho visto quasi tutti i libri che avevo portato sotto il chiasso di via Risorgimento. Una coincidenza quanto meno particolare. Incuriosita, ho chiesto informazioni alla titolare del negozio e lei, senza dirmi chi li aveva portati per ragioni di riservatezza, mi ha confermato che arrivavano da Castelfranco. Chi ha compiuto un gesto del genere è un incivile e un ignorante. Spero che leggendo questo articolo possa capire la gravità della sua azione. Detto questo, mi rivolgo a tutti i castelfranchesi. Portate un libro in quella piccola biblioteca. E’ davvero una bella iniziativa, che merita di essere supportata e implementata".