Le zone industriali. Dal nodo dei trasporti all’espansione futura: "Quali azioni concrete?"

L’associazione di categoria invita i candidati sindaco a riflettere. Dalla necessità di interventi per lo sviluppo fino alla mobilità. Due le domande cruciali per comprendere le idee e i progetti.

Le zone industriali. Dal nodo dei trasporti all’espansione futura: "Quali azioni concrete?"

Le zone industriali. Dal nodo dei trasporti all’espansione futura: "Quali azioni concrete?"

Le risposte dei candidati alle domande di Confindustria.

SIMONE CAMPINOTI

"Promuoveremo una maggiore rete di collegamento tra imprese di ogni ordine e taglia, e con il mondo della ricerca, ma soprattutto una maggiore sintonia con l’amministrazione che negli ultimi anni salvo per tagliare i nastri, nei momenti di difficoltà delle imprese è stata molto distratta da altro. Serve una rivoluzione per un nuovo ruolo più attuale dell’agenzia dello sviluppo Asev, con la creazione, condivisa con le categorie datoriali e tutti i soggetti soci, di una task-force di sostegno in grado di aiutare le imprese e sostenendole in processi di salvataggio, crescita e rafforzamento, partendo dai problemi di gestione del personale, oggi molto fluido, senza nessun beneficio per le imprese e i lavoratori. Per la mobilità serve più attenzione alla rete di mezzi pubblici, alla sincronizzazione con gli orari di ingresso e uscita di imprese e scuole anche a costo di creare un tavolo decisionale, anche per la discussione di nuovi punti di fermata. E poi nuovi parcheggi ai tre punti di uscita della FiPiLi, studiati per essere oggi parcheggio e domani in caso di necessità punti di aggregazione con tutti i servizi già pronti e funzionanti in modo autonomo".

MARIA GRAZIA MAESTRELLI

"Negli ultimi anni l’indotto industriale dell’area si è modificato passando da vocazione industriale al settore dei servizi, in particolare logistica. Per rilanciare la zona è necessario puntare verso i settori più tecnologici, anche nella manifattura, attraverso l’intelligenza artificiale e la robotica. Sarà necessario che l’amministrazione si impegni per fornire supporto per sviluppare una filiera di imprese, a fianco delle associazioni. Fondamentali inoltre le collaborazioni col mondo universitario. Per vedere realizzato tutto ciò servirà uno sviluppo dei servizi accessori in primis una mobilità efficiente e moderna, ma anche un piano per energia e gestione rifiuti. La zona di Villanova ha avuto un insediamento industriale votato all’alta tecnologia, è necessario continuare su questa linea per non snaturare la vocazione dell’area. La viabilità? È stato fatto uno sforzo per collegarla alla FiPiLi ma rimangono aperti i canali per i collegamenti con la città".

ALESSIO MANTELLASSI

"Vogliamo tenere insieme lo sviluppo, la crescita e il lavoro con la sostenibilità e i servizi alla persona. Immaginiamo le aree produttive come luoghi di vita in cui le persone trascorrono, per motivi lavorativi, molto tempo. Al Terrafino potenzieremo la manutenzione stradale, il collegamento del tpl e proseguiremo con progetti di forestazione per mitigare l’inquinamento ambientale. Lì dovremo prevedere servizi per lavoratori, imprenditori e clienti delle aziende. Per la moda pensiamo a un centro di eccellenza che funzioni da hub per formazione, innovazione e ricerca. Occorre una strategia condivisa su investimenti, welfare, manutenzione e progetti di comunità energetiche. Serve inoltre proseguire nell’investimento in infrastrutture. Pensiamo a un potenziamento del tpl in generale ma sopratutto vogliamo l’urbanizzazione di via Piovola. Vogliamo realizzare lì una ciclabile che colleghi piazza Toscanini fino a Villanova, toccando il polo tecnologico così da mettere in sicurezza la strada, collegare la frazione e legare di più il polo alla città".

LEONARDO MASI

"Quello che un Comune può fare per lo sviluppo economico e industriale del suo territorio è innanzitutto investire sul fronte dei servizi alle imprese e ai lavoratori. C’è tutta una serie di buone pratiche che spettano all’amministrazione per incentivare gli investimenti produttivi. In primis, dobbiamo ristrutturare le zone industriali e artigianali, facendo la necessaria ordinaria e straordinaria manutenzione e dotandole di servizi che facilitino la presenza degli insediamenti produttivi. A ciò, va affiancato un progetto di start up e di incubatori di imprese rivolti soprattutto ai giovani. E dobbiamo promuovere le comunità energetiche perché gli imprenditori - così come le famiglie - hanno necessità di risparmiare in uno dei settori che è diventato un nervo scoperto delle economie aziendali. Le nostre zone artigianali e industriali sono mal collegate alla città. Servono ciclabili e tpl con orari consoni all’entrata e all’uscita dal lavoro. In particolare per Villanova, una volta che sarò sindaco, chiederò l’apertura di un tavolo con Regione e Ferrovie: visto il polo tecnologico e la quantità di persone che ogni giorno vi si reca, potrebbe essere il caso di chiedere una fermata ad hoc dei treni regionali".

ANDREA POGGIANTI

"Vogliamo rendere la zona industriale e artigianale appetibile dal punto di vista infrastrutturale trasformandole in bei biglietti da visita della città. È importante la manutenzione stradale e del verde al Terrafino con realizzazione di bagni pubblici, aree ristoro e di sosta per i camperisti, oltre alla dotazione di servizi bancari con sportelli Atm e collegamenti di trasporto pubblico urbano per i lavoratori in considerazione delle poche corse ora disponibili. Favoriremo il passaggio tra le categorie funzionali da artigianale a commerciale e viceversa con lo snellimento burocratico e minori costi. Implementeremo i servizi informatici comunali con la creazione di un unico ufficio Suap e Suev per facilitare gli adempimenti e sostenere le giovani start-up. Intendiamo inoltre completare la bretella sud in modo da evitare la congestione del traffico tra la zona dei Cappuccini e Ponzano, istituendo per i residenti il trasporto pubblico gratuito sulla tratta urbana e incrementando i collegamenti

di autobus".