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Le tecnologia amica. Se la realtà virtuale può salvare la vita: "Basta un visore 3D"

Zhero Consulting lancia il progetto dedicato alle aziende agricole. Ecco gli occhiali speciali per “sperimentare“ situazioni critiche. "Un modo per insegnargli a reagire e a usare i dispositivi di tutela".

Le tecnologia amica. Se la realtà virtuale può salvare la vita: "Basta un visore 3D"

Stare comodamente seduti in una stanza, indossare degli occhiali speciali e simulare situazioni di pericolo sul lavoro, prevenendo la possibilità di infortunio. Benvenuta alla tecnologia del futuro che permetterà all’operaio di immergersi totalmente in un ambiente lavorativo controllato, testando una serie di stress, rumori o situazioni di emergenza, che potrebbero verificarsi nella realtà. Un’esperienza coinvolgente per formare il lavoratore sulle procedure corrette da seguire "sul campo". La tecnologia è a servizio del mondo dell’agricoltura grazie ad un progetto – in fase di sviluppo – che punta a migliorare la condizione dei lavoratori agricoli. Un settore, come quello dell’edilizia, dove gli incidenti sono sempre più frequenti e talvolta, fatali. Il futuro della sicurezza, insomma, passa dalla realtà virtuale con “SafeCulture for AgriCulture“: realtà virtuale per prevenire gli infortuni negli ambienti confinati in agricoltura. Dietro al progetto (vincitore del bando Erasmus+ dell’Unione Europea e finanziato con 60mila euro) c’è Zhero Consulting del gruppo Livith di Montespertoli, azienda specializzata in formazione e sicurezza sul lavoro, che ha collaborato con il partner francese St Engineering.

Sono diverse le fasi che prenderanno il via nei prossimi 18 mesi, portando alla creazione di un corso innovativo di formazione per lavoratori del settore agricolo in Italia e in Francia. Si comincia con un’indagine rivolta alle aziende agricole; bisogna trovarne 10 sul territorio che vogliano prestarsi a questa formazione gratuita. L’Empolese Valdelsa, con le sue aziende vinicole e agricole è un terreno fertile in cui sperimentare questo tipo di formazione. Obiettivo, ridurre i casi di infortunio che possono portare anche alla morte, evitare incidenti e lesioni gravi in professioni ad alto rischio come il lavoro in spazi confinati in agricoltura. Oltre alla formazione teorica, chi aderirà al progetto (il programma sarà scaricabile gratuitamente e qualsiasi azienda potrà decidere di adottarlo) avrà diritto ad un addestramento specifico tramite visori e realtà virtuale. Un supporto fondamentale anche per superare le barriere linguistiche che molti dei lavoratori, soprattutto stranieri, incontrano durante le sessioni formative. Con “Safe4Agri“ sfruttando il canale visivo e immersivo non ci saranno fraintendimenti ed equivoci sulle nozioni da apprendere.

"Grazie alla realtà virtuale – spiega la responsabile Zhero Consulting Valeria Mirarchi – potremo stimolare i lavoratori e riprodurre condizioni specifiche nelle quali andranno poi a operare come manutenzioni o pulizie in silos con grano, tini in acciaio per la vinificazione, tutto nell’ottica di formare i discenti in modo più completo ed efficace".

"Riuscire a coinvolgere i lavoratori è fondamentale soprattutto quando l’argomento è la sicurezza – aggiunge il formatore Daniele Serluca –. Non comprendere le procedure, non indossare i dispositivi di protezione corretti, può portare a situazioni di pericolo". Se la sicurezza non è un gioco, la realtà virtuale permette una seconda chance, anticipando e prevenendo il rischio che sul lavoro vero potrebbe risultare invece letale. L’idea di “Safe4Agri“ segue un’esperienza nata nel 2022 e dedicata al mondo dell’edilizia. A due anni dal lancio, “Play4safety“, videogioco sviluppato per la sicurezza sui cantieri, si è concluso. Entro il 31 marzo il programma sarà caricato sul sito del progetto, diventando fruibile gratuitamente dagli addetti ai lavori.

Ylenia Cecchetti