
Giancarlo Faenzi
Empoli, 12 febbraio 2017 - Le aziende empolesi di servizi segnano un altro punto a loro favore. E’ di questi giorni la stipula di un accordo che riguarda Le Soluzioni, società nella quale il nuovo soggetto per la gestione dei rifiuti, Alia, e i gestori della risorsa idrica hanno individuato il soggetto ideale per effettuare il servizio di call center unico. E’ il presidente delle Soluzioni, Giancarlo Faenzi, a illustrare come si è giunti a questo accordo.
«Eravamo consapevoli che non sarebbe stato facile mettere insieme le esigenze dei due servizi, ma ci siamo misurati con costanza e disponibilità e alla fine siamo arrivati a questo risultato. Ho molto apprezzato l’impegno dei vertici aziendali e determinante è stato il contributo dell’a.d. di Acque Spa Giovanni Marati e del direttore generale di Quadrifoglio Livio Giannotti».
Presidente Faenzi, quali sono i termini di questo accordo?
«L’accordo fondamentalmente ha un solo contenuto: costruire un unico call center per il settore idrico e l’ambiente. Si tratta di una decisione importante e per nulla scontata, che cancella la tentazione di farne due adesso e magari fra qualche anno mettere all’ordine del giorno la fusione in uno solo. L’impegno di tutti ha scongiurato questo rischio e ha portato ad avere un solo call center».
Quali sono i tempi di realizzazione?
«L’accordo prevede di mettersi a lavorare da subito così da essere pronti col progetto per metà marzo. Dopodiché lo presenteremo per l’esame agli organi preposti. La funzionalità futura dei servizi pubblici passa attraverso scelte aggregative sempre più consistenti, e questo vale per le aziende gestori e per i Comuni».
Come procederà il lavoro di messa a punto del progetto?
«L’obbiettivo è arrivare al 30 aprile con l’affidamento del servizio a Le Soluzioni e quindi il gruppo di lavoro da me coordinato si muove a ritmi serrati per raggiungere questo obiettivo. Le prime risposte avute sono state incoraggianti».
Quali saranno le ricadute sul territorio empolese?
«Quando le aziende hanno progetti di crescita e di sviluppo, le prospettive per i lavoratori sono sempre positive. Più che di ricadute per l’empolese parlerei di un pezzo importante di Toscana che prova a organizzarsi in modo compatto. La forza della decisione presa sta nell’aver scelto la strada di investire sul territorio, senza delocalizzare, se a contare nelle scelte fossero stati solo i costi senza valorizzare professionalità e qualità del servizio le cose sarebbero andate diversamente, i call center in Albania o Romania costano sicuramente meno. Per questo specifico servizio sicuramente l’empolese ha una ricaduta molto importante, ma il territorio va inteso come l’area dove vengono erogati e svolti tutti i servizi».