
Lavori stagionali Gli agriturismi lanciano l’allarme "Non si trova nessuno"
I turisti ci sono, il personale no. Che hotel, ristoranti e agriturismi fossero in crisi per la carenza di organico stagionale lo avevano già fatto presente gli stessi addetti ai lavori nei primi ponti primaverili. Con l’estate ormai nel vivo, l’emergenza è tutt’altro che rientrata. Il settore del turismo soffre anche nell’Empolese Valdelsa per la penuria di personale. Impossibile trovare chi possa ricoprire le mansioni più disparate.
L’Sos non entra solo nelle cucine e nelle sale delle strutture ricettive e dei ristoranti (dove è conclamata ormai la difficoltà ad assumere pizzaioli, camerieri e cuochi) ma passa anche dagli agriturismi e tocca tutti i settori. Mancano addetti alle pulizie ma anche facchini, giardinieri, receptionist. E anche in piscina,è dura ingaggiare un bagnino. Ad essere carente non è solo il cosiddetto personale di fatica, ma anche figure qualificate con un minimo di esperienza e in grado di parlare almeno la lingua inglese. Le sfide oggi per chi gestisce una struttura sono tante. "Accontentarsi e abbassare l’asticella? Non basta" conferma Giulia Perticucci, titolare de Il Grande Prato, realtà che conta 40 posti letto tra ostello e affittacamere a Castelfiorentino. Come tanti colleghi, Perticucci da mesi è in cerca di personale da assumere regolarmente: assicurazione e contributi, per un periodo piuttosto lungo anche se stagionale, che va da marzo a novembre. Ad oggi sono 10 i dipendenti della struttura, molti dei quali a parti time. Ce ne vorrebbero almeno altri due, ma la missione è impossibile. "Ci siamo mossi con largo anticipo con i centri per l’impiego - spiega Perticucci - Serve forza lavoro in cucina e per le pulizie. La disponibilità arriva per lo più dalle donne tra i 50 e i 60 anni. Donne, nonne e lavoratrici con esperienza decennale nel settore che possono garantire la qualità del servizio". E che non godono di agevolazioni particolari. "Mancano i giovani e mancano le qualifiche anche per i secondi ruoli come aiuto pulizie e aiuto cucina. Chi prova, dopo due giorni fugge. C’è chi addirittura non si presenta".
Senza contare che gli agriturismi si trovano fuori dai centri urbani e subentra, dunque, un altro ostacolo. "I candidati devono essere automuniti, ma i giovani al primo impiego spesso non hanno la patente". Far quadrare i turni è come giocare a Tetris. Sapersi adattare è l’unica via possibile. La cameriera esperta non si trova? "Dopo 30 anni nel settore, mi rimbocco le maniche e servo io ai tavoli - dice Perticucci - Avrei bisogno di supporto soprattutto per gli eventi nei week-end. Il personale già impiegato non basta. Le giovani madri la domenica non sono disponibili. Il lunedì pomeriggio non ho nessuno in reception e considerando che al momento sono 38 gli ospiti americani, si capisce l’affanno". Non si trovano neppure baby sitter che parlino inglese. E intanto scendono le iscrizioni all’alberghiero, che non registra più gli stessi numeri degli anni scorsi.
Ylenia Cecchetti