REDAZIONE EMPOLI

L’attacco della Cgil all’Asl "Con quanto speso per straordinari si potevano assumere 37 persone"

L’allarme lanciato dal sindacato sul numero di ore extralavorate dal personale sanitario dei presidi ospedalieri "Nelle strutture del Circondario a oggi mancano all’appello almeno 30 infermieri e altrettanti Oss".

Spreco di risorse nella sanità pubblica. La Fp Cgil Firenze lancia l’allarme sulle ore extra lavorate: è boom dell’attività aggiuntiva per il personale sanitario. Una denuncia che riguarda anche i presidi ospedalieri della Asl Toscana Centro, San Giuseppe di Empoli incluso. Numeri alla mano, dal milione di euro speso nel 2018 per le ore di lavoro extra siamo passati a 8 milioni nel 2022 distribuiti tra Firenze, Empoli, Prato e Pistoia. Il 16% circa della cifra complessiva (pari a 1 milione e 280mila euro) riguarda Empoli.

"Con i soldi investiti in produttività aggiuntiva - dicono i sindacati - si sarebbe potuto pagare stabilmente lo stipendio a 237 persone anziché 97". Tradotto: con gli stessi soldi, sarebbero arrivate 37 assunzioni per le strutture dell’Empolese Valdelsa dove oggi mancano almeno 30 infermieri e altrettanti Oss. A fare i conti sulla cattiva spesa della sanità è la Cgil, che punta il dito contro questa modalità di pagamento del personale: complice il blocco del turnover e lo stato di emergenza, il ricorso all’attività aggiuntiva ha raggiunto picchi inaccettabili anche a Empoli. "Dopo la fase delle assunzioni avvenute durante la pandemia, la Regione - fa sapere Cgil Firenze - sta imponendo alle aziende sanitarie di ridurre i costi del personale e quindi non garantire turn over perché è ancora in vigore il tetto alla spesa del personale. Servirebbe più personale per dare risposte alle esigenze di salute dei cittadini come, ad esempio, abbattere le liste di attesa. I vincoli imposti dal Governo non permettono di assumere e allo stesso tempo fanno spendere di più". "Siamo curiosi di vedere i dati impietosi del 2023 - commenta Simone Baldacci, Fp Cgil Asl Toscana Centro - I lavoratori sono stanchi e preoccupati. Inizialmente c’è stata una corsa del personale all’orario aggiuntivo, essendo ben retribuito, ma si tratta di un servizio che va a colpire il giorno libero e si aggiunge alle ore già accumulate di straordinario". Ora fioccano i rifiuti: ad avere la peggio anche i tecnici di laboratorio e radiologia sovraccaricati già nel periodo pandemico. "Il giusto riposo vuol dire qualità delle prestazioni - rilancia Baldacci - E’ necessario per chi lavora in ospedale. Se non c’è un piano assunzioni, le assenze causate dalla mancanza di personale ricadono sui colleghi che non hanno più una vita familiare". L’epicentro del problema è sugli ospedali. E non aiutano le ferie estive, sommate a lavori che devono essere effettuati in alcune aree del San Giuseppe: sono 60 i posti letto in meno. "A settembre, senza nuovo organico molti servizi non potranno ripartire - dice Baldacci - Nel dipartimento infermieristico empolese sono 18 ad oggi le donne in gravidanza per le quali non è stata prevista alcuna sostituzione. Sostituire un’unità per diversi mesi è un grosso impegno. Ricade tutto sulle spalle di chi è in servizio. E considerando la cifra folle spesa per sopperire alle assenze, non sarebbe più logico assumere?".

Ylenia Cecchetti