La tragedia di Mattia ci insegna. Nuovi obblighi per le società: "Giusto, ma non sarà semplice"

La replica di Brogi: "Se succede un’emergenza l’ambulanza se ne va e viene data la sconfitta a tavolino". Boschini osserva: "Avere un mezzo o un medico in campi e palazzetti? Dura, non ci sono le forze...".

La tragedia di Mattia ci insegna. Nuovi obblighi per le società: "Giusto, ma non sarà semplice"

La tragedia di Mattia ci insegna. Nuovi obblighi per le società: "Giusto, ma non sarà semplice"

EMPOLESE VALDELSA

Nessun fischio d’inizio per la partita in programma se al campo sportivo non sarà presente una ambulanza o un medico, con tanto di sconfitta a tavolino per la società ospitante che non ha provveduto ad espletare tale obbligo. Questa l’importante novità proposta dal Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd per il campionato di Eccellenza, che in questo momento deve essere ancora approvata dal Consiglio Federale ma che potrebbe entrare in vigore già dalla prossima stagione sportiva 2024-’25. Una richiesta, quella avanzata dal presidente del Comitato toscano Paolo Mangini dopo la tragica scomparsa del giovane calciatore del Castelfiorentino United Mattia Giani, che trova pienamente d’accordo i dirigenti di due delle tre società locali che saranno ai nastri di partenza del prossimo torneo di Eccellenza. "Noi siamo fortunati perché finora la Croce Rossa ci ha sempre messo a disposizione un’ambulanza e, quando non è stato possibile c’ha dato una mano la Misericordia – spiega il presidente del Certaldo, Massimo Boschini -, quindi sono d’accordo con quanto proposto dal presidente Mangini, con cui per altro abbiamo avuto modo più volte di interfacciarci su argomenti di sicurezza. Ad alcuni eventi, forse, non si potrà comunque porre rimedio, ma intanto ritengo sia obbligatorio applicare i protocolli necessari perché in caso di bisogno si possa intervenire subito coi soccorsi. Noi per esempio, abbiamo deciso di dotarci di un secondo defibrillatore in modo da averne uno dedicato al campo principale e l’altro al sussidiario".

Sulla stessa lunghezza d’onda il vice presidente del Montespertoli, Enrico Brogi, che però solleva anche una criticità di stampo pratico. "Sicuramente questa decisione rappresenta un primo passo importante verso una sempre maggior tutela dei calciatori – spiega –, ma dal punto di vista pratico mi sembra un po’ eccessiva la perdita a tavolino visto che la mancata presenza dell’ambulanza può non essere una negligenza della società. Noi, per esempio, grazie ad un accordo stipulato a inizio anno con la croce d’oro di Montespertoli abbiamo un mezzo assicurato ogni volta che c’è una partita della prima squadra al nostro impianto, ma se quel giorno succede un’emergenza che necessità dell’intervento di più mezzi, sicuramente anche quella destinata alla partita viene dirottata dove c’è più urgenza. E non trovo giusto che per una situazione del genere dobbiamo perdere la partita". Insomma, come spesso succede la teoria, giustissima, va a scontrarsi con la realtà. "Il problema della copertura delle varie partite esiste – aggiunge Boschini – anche perché ogni disciplina è giusto debba potersi svolgere in totale sicurezza. Essere presenti ogni sabato o domenica con un’ambulanza o un medico nei campi o nei palazzetti diventa complicato perché non ci sono le forze necessarie".

Simone Cioni