REDAZIONE EMPOLI

La rapinatrice velata fallisce di nuovo il colpo. Farmacie, ora è allarme

A distanza di una settimana assale ancora la ‘Zito’

Pattuglie dei carabinieri davanti alla farmacia Zito di Sovigliana dopo la fallita rapina di ieri pomeriggio

Empoli, 7 agosto 2015 - "Ora basta. Vattene o te le do». E la rapinatrice dal volto e dal capo coperto resta a mani vuote per la seconda volta, in quattro giorni. Messa in fuga, anche in questo caso, dal coraggio di un farmacista. O meglio del primo farmacista che, poco più di una settimana fa, se l’era trovata al bancone, in pieno giorno, con un’arma da taglio in mano.

Quel mercoledì, colto di sorpresa, le aveva consegnato l’incasso, 500 euro. Ieri no: S.T., 39 anni, con il camice bianco dal 2005, oggi impiegato alla farmacia Zito di viale Togliatti a Sovigliana di Vinci, non ci ha visto più e, per niente intimorito, ha affrontato la malvivente. Una donna minuta, piuttosto giovane, capo e volto coperti da un foulard, ormai quasi una ‘leggenda’ al negativo tra i farmacisti. Tanto spregiudicata da entrare in pieno giorno in questa o quella farmacia, tanto timorosa da fuggire al primo accenno di reazione. Come accaduto lunedì scorso all’Amenta a Empoli. Chissà, forse forte del primo colpo andato a buon fine, ieri ha pensato bene di tornare alla prima farmacia ripulita. Ma il bis non le è riuscito.

«Me la sono trovata davanti, aveva un paio di lunghe forbici in mano – ricorda S.T. – Mi ha ripetuto la stessa frase dell’altra volta: “E’ una rapina”. Ma le ho risposto a tono, dicendole di andarsene altrimenti finiva male».

La donna, «con capo e volto coperti da un velo bianco, non scuro come mercoledì – racconta il farmacista – ha buttato a terra il registratore di cassa, mentre io ho afferrato il telefono per chiamare i carabinieri. Poi si è avvicinata alla porta, trascinando la cassa, riuscendo a guadagnare l’uscita. A quel punto l’ho afferrata per il velo, scoprendole il volto, magro e scavato. Ho cercato di bloccarla, riuscendo a strapparle di mano le forbici e a buttarla a terra».

Una breve colluttazione, poi la donna si è rialzata ed è fuggita, «anche stavolta lungo il viale in direzione Vinci – spiega il coraggioso farmacista – A me non è rimasto altro che raccogliere quanto saltato fuori dal registratore di cassa sbatacchiato a terra, e chiamare le forze dell’ordine». Sul posto per le indagini carabinieri e polizia. «In dieci anni di lavoro, anche in grandi città – commenta l’uomo – una cosa del genere non mi era mai capitata».

Samanta Panelli