La preside chiede aiuto al Comune "Assemblee? Esigenza legittima Ma non abbiamo spazi adeguati"

Grazia Mazzoni replica su una delle accuse mosse da alcuni studenti scesi in strada sabato mattina

La preside chiede aiuto al Comune  "Assemblee? Esigenza legittima  Ma non abbiamo spazi adeguati"
La preside chiede aiuto al Comune "Assemblee? Esigenza legittima Ma non abbiamo spazi adeguati"

EMPOLI

"La protesta degli studenti è giusta, fondata, legittima. La scuola si impegna a risolvere la problematica, nei limiti degli spazi che troverà, affinché la prossima assemblea possa svolgersi in presenza, con vigilanza e garantendo la possibilità agli studenti tutti di partecipare". Non si è fatta attendere la replica del dirigente scolastico Grazia Mazzoni. All’indomani dello sciopero di protesta dei “suoi“ studenti, la preside interviene con una nota che chiarisce (almeno) uno dei punti della lunga lista delle criticità illustrate dai ragazzi del "Ferraris-Brunelleschi" di Empoli. Le classi sono scese nel piazzale di via Bonistallo con striscioni e megafoni ed un messaggio forte e chiaro: "La preside se ne deve andare, non ne possiamo più". I motivi?

Dalle gite scolastiche "fuori budget per molte famiglie" alla riduzione delle ore di laboratorio teatrale. Ma tra i problemi più sentiti c’è quello riguardante le assemblee d’istituto. "Il dirigente ci ha detto che possiamo farle soltanto on line, perché non ci sarebbero spazi abbastanza capienti a scuola e quelli fuori dall’istituto sarebbero stati a pagamento con una spesa non sostenibile dalla scuola – hanno spiegato alcuni studenti – Ci siamo informati e non è così: gli spazi per certi tipi di iniziative verrebbero concessi gratuitamente". Ed è proprio su questo punto che ha deciso di esporsi Grazia Mazzoni, fornendo la sua versione dei fatti e... passando la palla al Comune.

"È legittima la richiesta degli studenti di svolgere assemblea in presenza e in luogo che contenga in sicurezza il più ampio numero dei partecipanti – ha fatto sapere Mazzoni – Purtroppo, questo luogo nella scuola non c’è: non vi è uno spazio, un’aula, un atrio che possa consentire l’accesso e la permanenza contemporanei a oltre mille studenti. Non ci risulta pervenuta indicazione dal Comune di spazi con queste caratteristiche e con dotazione di vigilanza: non va infatti dimenticato che il dirigente scolastico non può obbligare i docenti a recarsi altrove rispetto ai locali scolastici, per svolgere tale vigilanza, come dovere di legge, durante l’assemblea. In caso di disponibilità di luoghi (come palestre), servirebbe la dotazione di personale della polizia municipale. L’impegno è preso e sperando anche nell’ausilio da parte del Comune, sarà mantenuto".