La potenza delle immagini. Segnaletica inclusiva al parco di Serravalle: "Può servire a tutti"

La nuova cartellonistica in modalità "aumentativa alternativa" permette l’accessibilità cognitiva alle persone disabili e con fragilità. Aiuta anche chi non sa leggere o non ha dimestichezza con l’italiano.

La potenza delle immagini. Segnaletica inclusiva al parco di Serravalle: "Può servire a tutti"

La potenza delle immagini. Segnaletica inclusiva al parco di Serravalle: "Può servire a tutti"

EMPOLI

Benvenuti a Serravalle, un parco per tutti. Un parco più bello, aperto, accogliente, divertente e colorato. Fruibile e facile da vivere, capire, frequentare. Un parco urbano che parla la lingua dell’inclusione grazie alla nuova segnaletica in comunicazione aumentativa alternativa (CAA). Dopo il Museo del Vetro, il Museo della Collegiata, la biblioteca comunale Renato Fucini, e il centro storico, ora anche la zona più verde della città si è dotata di una cartellonistica speciale. È il frutto del progetto "CAA nelle Aree Gioco" ideato dall’associazione Abbracciami Aps, realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio Firenze nell’ambito del bando "Disabilità intellettive 2023" e cofinanziato dal Comune di Empoli, partner del progetto. "Un passo in avanti – dice la sindaca empolese Brenda Barnini - Abbiamo investito tanto nelle attrezzature per gli spazi aperti, ma poi ci siamo scontrati con gli atti vandalici. Speriamo che stavolta ci sia più rispetto e che il lavoro fatto per rendere il nostro parco facile da leggere per tutti non venga rovinato". L’inaugurazione si è tenuta in occasione della Giornata Internazionale per la consapevolezza dell’autismo. Un progetto del valore di 4mila euro, finanziati a metà tra il Comune di Empoli e Cassa di Risparmio Firenze.

"Un’iniziativa che aiuterà i bambini a dialogare meglio tra loro e a stare bene - sottolinea Barnini - frutto di un lavoro che dura 365 giorni e che non sia spot. La vera sfida delle istituzioni infatti è fare di questo approccio una scelta permanente che abbracci scuola, ambiente, urbanistica". Il progetto nasce nell’ambito della Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa. La rivoluzione? Chi frequenta il parco da oggi potrà orientarsi grazie a circa 13 supporti visivi basati su pittogrammi facilmente riconoscibili posizionati in prossimità dei giochi che ne spiegano l’utilizzo e rendono possibile l’espressione delle emozioni connesse al gioco. I cartelloni aumentano l’accessibilità cognitiva delle persone disabili e con fragilità comunicativa, aiutandole a vivere una vita indipendente, anche negli spazi gioco. La comunicazione alternativa aumentativa è fatta per immagini, creata per supportare le persone neurodivergenti e neurotipiche che non prediligono il linguaggio verbale a causa di patologie congenite o acquisite o di deficit cognitivi. "Ma può servire a tutti - dicono da Abbracciami aps - A chi non ha dimestichezza con la lingua italiana, chi ancora non legge e non scrive. I cartelli possono comunicare emozioni e aiutare le persone ad esprimersi, indicando lo stato d’animo e il proprio bisogno. Aiutano a regolare il bambino; se riesce a capire e comunicare, buona parte di quello che lo agita è risolto. Questi supporti aiutano a prevenire le crisi che vengono dal bisogno". "Ho sete, ho paura, sono felice, devo fare silenzio per non disturbare gli animali". "Come comportarmi intorno al lago?". "Nell’area gioco rispetto il mio turno e non spingo. Ascolto e parlo". Le immagini sostituiscono le parole. Un piccolo esempio di inclusione per convivere in maniera aggregata e tollerante.

Ylenia Cecchetti