REDAZIONE EMPOLI

La morte di Mattia scuote la comunità "La moto, la sua grande passione"

Tante le manifestazioni di cordoglio per la scomparsa del diciannovenne, vittima di un incidente stradale.

CASTELFIORENTINO

"Grande dispiacere e incredulità". La morte di un ragazzo di 19 anni è impossibile da commentare. Non esistono parole adeguate, meno che mai se il ragazzo in questione, Mattia Casalini, morto giovedì in seguito a un grave incidente avvenuto mentre era in sella alla sua moto, è stato un tuo compagno di classe. Il 19enne, fino a un paio di anni fa, aveva frequentato l’istituto superiore Enriques, nella sua città di origine. Studiava all’indirizzo alberghiero.

"Aveva mollato in terza – racconta la giovanissima che con lui ha condiviso un tratto del suo percorso sui banchi di scuola – Aveva preferito fare altre scelte, era un grandissimo appassionato di moto, ne aveva avuto più di una". Un ragazzo come tanti "sorridente, tranquillo – continua la studentessa – Era molto socievole e alla mano". Un ragazzo che amava la vita, che adesso non c’è più, strappato alla vita in un pomeriggio di fine estate, lasciando un vuoto che nessuno potrà mai riempire.

"Ci eravamo persi un po’ di vista – ammette la ragazza, raggiunta al telefono – Era un po’ di tempo che non ci sentivamo, ma apprendere della sua morte è stato uno choc. Sono rimasta senza parole". Già. Ora c’è spazio soltanto per lacrime e occhi nel vuoto sui volti di chi conosceva Mattia, un profilo Facebook all’insegna delle due ruote, dei viaggi in sella e delle evoluzioni, con il casco ben calzato in testa, a nascondere i capelli castani come i suoi occhi. A proteggere un sorriso che si è spento all’improvviso, lasciando il buio intorno.

Non è ancora certo quando si terranno i funerali del giovane: la salma è ancora a medicina legale, a Firenze. Perché accanto a tanto dolore, travolgente, da togliere il fiato, ci sono le certezze da ricercare su quanto accaduto alle 16.31 di giovedì in via Lucardese. Una strada che taglia la campagna, quasi nascosta. Mattia era in compagnia di altri giovani, anche loro ognuno sulla sua due ruote. Prima degli altri, a quanto pare, avrebbe raggiunto la curva in prossimità della quale lo attendeva un destino fatale.

Per cause in corso di verifica da parte della polizia municipale dell’Unione, guidata dal comandante Massimo Luschi, la moto è finita contro il mezzo pesante, carico di terra. Un impatto senza appello. Il centauro è morto poco dopo, niente hanno potuto i soccorritori: oltre ad automedica e ambulanza, il 118 ha chiesto l’invio dell’elisoccorso. Uno strazio. Di fronte al quale ognuno si difende come può. Con un abbraccio per condividere un peso troppo grave o con un ultimo messaggio all’amico che non c’è più. Condito di cuori e affidato ai social.

Samanta Panelli