La moda e l’impatto ambientale. Gli alunni sfilano con abiti riciclati

Gli studenti del Virgilio Sostenibile a Empoli organizzano un evento per sensibilizzare sulle problematiche legate al "Fast Fashion" e al "Greenwashing", con mercatino dell'usato e quiz show. Numeri drammatici e mini sfilate per promuovere la consapevolezza ambientale.

La moda e l’impatto ambientale. Gli alunni sfilano con abiti riciclati

La moda e l’impatto ambientale. Gli alunni sfilano con abiti riciclati

EMPOLI

Accendere i riflettori sul mondo della moda con l’obiettivo di svelare anche il rovescio della medaglia, affrontando, con dati alla mano e approfondimenti, il “Fast Fashion” e il “Greenwashing”, due sottovalutate ma terribili piaghe che riguardano questo settore e il loro pesantissimo impatto ambientale. In occasione dei giorni dello studente, il gruppo dei ragazzi del Virgilio Sostenibile e la 3C artistico, hanno proposto e realizzato una speciale doppia attività. La prima: un mercatino dell’usato, il “buy nothing day Artistico” non basato sul pagamento in denaro, ma sul libero scambio di oggetti, libri, vestiti, accessori di moda, materiale scolastico, videogame, manga accessori elettronici portati dai ragazzi stessi, ma anche da diversi docenti, collaboratori scolastici e dalle associazioni “Lilliput” e

“nonlobuttovia” di Avane. Contestualmente si è svolto un seminario-quiz show su “Fast Fashion” e “Greenwashing”. I ragazzi e le ragazze hanno presentato i drammatici numeri legati a questo fenomeno che riguarda diversi grandi

brand della moda (spesso molto vicini al target degli adolescenti). Ecco alcuni esempi: 18 le ore lavorative giornaliere a cui sono obbligate alcune donne del terzo mondo, 33 i dollari della paga mensile in Etiopia nelle industrie della moda, 168 i milioni di bambini sfruttati nel mondo in questo

settore, 4 le volte in media in cui viene indossato un abito “fast fashion”. Video di alcuni qualificati reporter su youtube hanno aiutato a capire le contraddizioni del mondo della moda veloce e del suo inimmaginabile impatto ambientale. I ragazzi si sono poi divisi in sei squadre e

hanno partecipato ad un quiz show scegliendo tra domande su ambiente, società e moda

ovviamente alternando momenti di massima serietà ad altri di maggior alleggerimento, come quelli in cui alcuni degli organizzatori hanno sorpreso tutti con delle mini sfilate di moda utilizzando, con grande stile,

i vestiti scambiati del mercatino e sfidando i partecipanti a riconoscere chi avesse vestiti e accessori

scambiati e chi no, il tutto testimoniato dalle foto di alcune ragazze dell’indirizzo di fotografia (3F). Per la

cronaca, alla fine delle due giornate oltre un centinaio tra abiti ed altri accessori sono stati liberamente

scambiati in questa prima edizione dell’evento.