REDAZIONE EMPOLI

La memoria da salvare: "A rischio i volumi storici"

Corsa contro il tempo per recuperare i testi di Castello dagli archivi di Campi

La memoria da salvare: "A rischio i volumi storici"

PRATO

Quarantott’ore per salvare gli archivi storici della Toscana, appartenenti a Comuni e aziende private. In via fratelli Cervi 57, nella zona industriale di Capalle, c’è la Archivi spa, azienda nata nel 2001 dall’idea di Emilio Francesco Ciani, affiancato oggi dal figlio Filippo e da 12 dipendenti. La Archivi Spa ha una sede in via Aldo Moro a Prato, che fortunatamente è stata risparmiata dall’alluvione, e quella di Campi, estesa su 2400 metri quadrati che nella notte fra giovedì e venerdì è stata invece sommersa da 1,80 metri d’acqua. Per arrivare allo stabilimento, ieri mattina, occorreva fermarsi sul ponte di via Fratelli Cervi a Campi, proseguire a piedi su una strada ricoperta di fango e nei piazzali dove le aziende stanno sgomberando tutto: dalla "Cecchi e Cecchi" a "Novità Home" che vende oggettistica per la casa e arredamento per la tavola. La Archivi spa ha lanciato un drammatico appello: servono persone per togliere dal fango i faldoni bagnati e metterli al "fresco" in celle frigorifere prima che si asciughino, altrimenti saranno irrecuperabili.

"In questa azienda – spiega il professor Francesco Bettarini, archivista e docente all’università per stranieri di Siena – ci sono gli archivi dei Comuni di Agliana, San Marcello Pistoiese dal XV secolo in poi, le Decime di tutta la Montagna Pistoiese, quelli dei Comuni di Prato, Pistoia, Castelfiorentino, Sinalunga, Torrita di Siena, Pelago e altri Comuni che hanno depositato qui i loro archivi del ‘900 per un inventario. Siamo già in contatto con la Sovrintendenza archivistica per chiedere un sostegno e abbiamo disperato bisogno di celle frigorifere in prestito perché questo materiale si può salvare solo se è bagnato. Se si asciuga, paradossalmente, sarà la fine. Poi servono tavoli e scrivanie dove poggiare questi faldoni e raccoglitori. Sono già venuti tanti giovani studenti ad aiutarci ma c’è bisogno di manodopera e abbiamo circa 48 ore di tempo perché se le temperature saliranno, la carta si asciugherà".

Gli "angeli del fango" ieri erano già al lavoro, soprattutto ragazze che non si sgomentano a sollevare in due contenitori e faldoni, a trasportare libri enormi bagnati da dentro a fuori. Qui, in pratica, c’è la storia "cartacea" dei Comuni, dalle delibere agli atti notarili, dalle cartografie ai documenti urbanistici e quella documentazione che era sugli scaffali fino ad altezza d’uomo va salvata.

Il lavoro dell’azienda consiste nello scansionare, indicizzare e depositare, in una "teca digitale" i documenti cartacei in deposito. La Archivi spa nel 2013 ha creato il primo archivio robotico toscano, a Pisa: ben 5 chilometri di documenti digitalizzati delle Asl di mezza regione. Chiaramente, in tutte queste procedure, c’è la garanzia della protezione totale dei dati come richiesto dai regolamenti europei.

La Archivi spa ha sempre curato nei minimi dettagli e svolto con passione il proprio lavoro ma questo dramma ha demoralizzato tutti. I volontari e le volontarie però con i loro sorrisi hanno riacceso la speranza. Per chi volesse aiutare ma anche mettere a disposizione celle frigorifero può chiamare il numero 055.8986280.

M. Se