REDAZIONE EMPOLI

La incredibile storia di Bebe Vio Un’atleta straordinaria

Un esempio vivo e concreto di come la passione e la tenacia riescano a superare gli ostacoli

La storia di Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio ha appassionato moltissimi atleti e non solo loro, in quanto rappresenta un esempio di come, nonostante le difficoltà, la tenacia e la forza di volontà possano portare a traguardi inaspettati.

Nata a Venezia nel 1997, Beatrice, conosciuta con il nomignolo di Bebe, pratica scherma sin dall’età di cinque anni. A undici anni fu colpita da una grave forma di meningite, per cui fu necessario ricorrere all’amputazione degli avambracci e delle gambe per salvarle la vita.

Nonostante questo gravissimo episodio nel suo percorso esistenziale, Bebe non si è mai arresa e ha sempre continuato ad allenarsi fino a quando, nel 2010, ha disputato la sua prima gara ufficiale.

A giugno 2014 è riuscita a partecipare agli europei di Strasburgo vincendo la medaglia d’oro sia nel fioretto individuale che in quello a squadre.

Nel settembre del 2015, ai mondiali di Varsavia under 17, Bebe ha conquistato la medaglia d’oro nel fioretto individuale.

Nel 2016, a Casale Monferrato, ha conquistato il titolo europeo proseguendo poi con una striscia inarrestabile di risultati positivi.