BRUNO BERTI
Cronaca

La ex fabbrica Rosselli Centro residenziale I criteri post Covid per le nuove case

L’esperienza della pandemia ha convinto a creare spazi per la comunità. Gli appartamenti sono concepiti per consentire lo ’smart-working’. Il completamento della bonifica e la conclusione dell’iter amministrativo.

La ex fabbrica Rosselli Centro residenziale I criteri post Covid per le nuove case

di Bruno Berti

Una delle operazioni su ex aree industriali in città, quella dell’ex fabbrica di fiammiferi e stuzzicadenti Rosselli che si trova all’inizio di Pontorme arrivando dal tratto urbano della statale 67, ha compiuto un altro passo avanti con l’incontro, giorni fa, tra l’assessore all’urbanistica, Fabio Barsottini, e la società immobiliare proprietaria dell’area, la San Michele Srl, che ha sede a Empoli. Nella riunione è stato fatto il punto sull’andamento dei lavori. La fabbrica, una delle prime sul territorio cittadino (dopo le vetrerie, certo), risale al 1853, pochi anni dopo che Andersen avesse fatto dei fiammiferi uno dei comprimari della sua fiaba "La piccola fiammiferaia", 1848. Ciò testimoniava che già alla metà dell’800 c’era un mercato importante per i fiammiferi e che la famiglia Rosselli, creando l’azienda, avesse visto giusto. Sessanta anni dopo arrivarono anche gli stuzzicadenti, un’altra delle produzioni dell’impresa empolese. Ora la fabbrica si trova nella zona industriale del Terrafino (da poco c’è stata anche una vertenza sindacale). La costruzione all’imboccatura di Pontorme, però, era stata ceduta già da tempo alla San Michele, guidata da Niccolò Testi, che è impegnata in un nuovo polo a carattere prevalentemente residenziale e in parte direzionale a rimuovere quella che era una fonte di degrado, come altri contenitori industriali dismessi che costellano la città, a partire dal rudere della Montevivo, o Montepagani, di Ponzano, giusto a un passo dalla ferrovia. L’impresa guidata da Testi mira alla riqualificazione ambientale e funzionale che porterà, come scrivono i tecnici impegnati, l’architetto Leonardo Maestrelli e l’ingegner PierFrancesco Leone, "a una trasformazione di oltre 10.000 metri quadrati in un nuovo polo a carattere prevalentemente residenziale e direzionale. L’intervento contempla anche la realizzazione di un parco pubblico di circa 2.000 metri quadri e di un parcheggio pubblico di circa 1.000 metri, con una decina di nuovi posti auto in fregio a via Giro delle Mura".

Nei progetti si è considerata anche la lezione arrivata dalla recente pandemia. E così "le residenze (circa 5.600 metri quadrati, ndr) non sono - dicono i tecnici - solo uno spazio per dormire, ma sempre più uno per abitare. Quindi l’intervento punterà a realizzare degli appartamenti (in complesso 90) ampi, luminosi, flessibili, con spazi multifunzionali, guardando all’ipotesi ad uso ufficio vista l’ancora presente modalità dello smart-working. Anche gli spazi condominiali non saranno solo semplici aree a comune, ma saranno presenti elementi di condivisione per favorire l’aggregazione sociale, concepiti in continuità con il parco pubblico". Tutti gli edifici avranno il cappotto termico, pannelli solari e pompe di calore. Con questi e altri interventi, si punta a raggiungere la classe più elevata di risparmio energetico, la A4. Dal punto di vista operativo è già iniziata la demolizione del vecchio edificio e in autunno si prevede la presentazione dei relativi permessi per la costruzione dei nuovi fabbricati. L’iter amministrativo dovrebbe concludersi nei primi mesi del 2024.

"Gli appartamenti - spiega l’ad Testi – andranno in gran parte da 60 a 90 metri quadrati ma sono disponibili anche altre metrature, e ci saranno pure delle mansarde. Non mancherà uno spazio per attività direzionali, circa 600 metri quadrati". La scelta di spingere sul residenziale arriva in base a valutazioni sulle condizioni del mercato. Da notare, visto che non succede abitualmente, che la proprietà e i progettisti sottolineano la disponibilità e la collaborazione riscontrate da parte degli uffici urbanistici ed edilizi del Comune nella stesura delle istanze per l’intervento.