
La cultura ora parla a tutti Musei cittadini più inclusivi E cadono tutte le barriere
di Ylenia Cecchetti
EMPOLI
Cultura accessibile. Cultura senza barriere. Nel segno dell’inclusività il Museo della Collegiata e il Museo del Vetro di Empoli cambiano pelle scommettendo su più lingue, linguaggi e mezzi di comunicazione. L’idea è quella di parlare a tutti; bambini, adulti, italiani, stranieri, chi percepisce con tutti i sensi o chi ne utilizza solo una parte. Musei sensibili, emotivi, vivi dove si impara a costruire il futuro guardando alle necessità di chi non può vedere o sentire e di chi si soffre di disabilità cognitive o sensoriali. L’operazione di "restyling" in chiave inclusiva è iniziata, molte delle novità saranno fruibili nei prossimi mesi. Ma intanto al MuVe è stato organizzato un convegno proprio per spiegare questo percorso di rilettura dei musei che il Comune di Empoli ha realizzato, con il coordinamento tecnico scientifico di Promo PA Fondazione, grazie alle risorse del Pnrr.
"Daremo la possibilità a tutti i turisti di visite adeguate - ha affermato l’assessore alla Cultura Giulia Terreni - La cultura deve essere un diritto per tutti. E’ fondamentale riadeguare i nostri luoghi affinché siano fruibili ad un pubblico ampio e variegato". Spazio anche alla formazione. "Tutti gli operatori museali sono stati preparati- ha anticipato Miriam Mandosi, esperta di accessibilità e parte del gruppo di lavoro di Promo PA - A chiunque arrivi in visita è garantito il primo approccio in lingua dei segni. Sono inoltre disponibili video guide in Lis e International Lis". Sotto la guida della direttrice dei musei empolesi, Cristina Gelli, sono stati dunque individuati i bisogni per poi procedere con l’analisi delle necessità. "Sono due i bandi vinti - ha ricordato Gelli - ed interessano due musei estremamente diversi tra loro. Ci siamo mossi pensando alle fasce della popolazione che spesso non trovano risposte nei luoghi della cultura". Anche il sito web empolimusei è "accogliente". Ci ha lavorato un team tutto al femminile di Adacto Adiacent. Disponibili online due mappe sensoriali per preparare alla visita le persone con disabilità cognitiva o sensoriale in cui si mettono in evidenza punti di possibile criticità. Quelli legati alla luce, ad esempio. Segnalate anche le zone di comfort. Tra gli accessori curiosi, le sensory bag, borse dove gli utenti possono trovare cuffie per proteggersi dai suoni potenzialmente fastidiosi e occhiali scuri per i luoghi troppo luminosi. Gli esperti dell’Università di Pisa hanno realizzato nuovi pannelli didascalici specifici per persone con disabilità cognitiva di vario tipo. E poi ci sono i quaderni in Caa - Comunicazione Aumentativa Alternativa - adatti ai più piccoli.
Stop alle barriere architettoniche al Museo della Collegiata, dove i problemi di accessibilità fisica sono evidenti. Previsti un nuovo ingresso e una nuova biglietteria con un bookshop ed un bancone ad altezza differenziata. L’ascensore sarà alloggiato nella corte già presente, non mancheranno nuovi servizi igienici accessibili ed una rampa integrata che condurrà all’interno. Al piano superiore, al posto dei quattro gradini che rappresentano un ostacolo (con un dislivello di 73 centimetri) saranno posizionati piani inclinati appoggiati alla pavimentazione, che non sarà demolita.
Il risultato? Un percorso unico per tutti. Strumenti tattili per non vedenti supportati da audio descrizioni, già permettono di ‘leggere’ un’opera d’arte anche senza poterla guardare. Commosso Niccolò Zeppi, presidente dell’Unione italiana ciechi ipovedenti. "Architetti e progettisti hanno coinvolto le associazioni, chiamando a raccolta chi può trasferire i suggerimenti giusti - ha detto - Un passo importantissimo per la cultura. Costruire va bene. Costruire per tutti significa andare nella direzione giusta". Dopo la teoria, la pratica. Tutti in visita per toccare con mano le nuove dotazioni.