ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

La città di Maestrelli: "Più servizi e aiuti alle persone fragili. Serve una vera svolta"

La candidata di ’Empoli al Centro-Italia Viva’ indica le sue priorità "Sono una donna che lotta per le donne, ecco la mia caratteristica. Il commercio? Non si sostiene con Natale sfarzoso e street food"

La città di Maestrelli: "Più servizi e aiuti alle persone fragili. Serve una vera svolta"

La città di Maestrelli: "Più servizi e aiuti alle persone fragili. Serve una vera svolta"

Empoli, 29 maggio 2024 – La campagna elettorale è ormai al rush finale. La Nazione dedicherà un’intervista al giorno ai candidati sindaco di Empoli. Ecco il focus sulla candidata della ista Empoli al Centro-Italia Viva.

Maria Grazia Maestrelli, candidata sindaca di Empoli al Centro-Italia Viva, qual è la caratteristica che la distingue dai rivali?

"Sono una donna. E mi occupo da sempre - anche come consigliera regionale di Parità - di donne in difficoltà, vittime di violenza ma anche di discriminazione soprattutto sul lavoro. Mi contraddistingue la sensibilità, soprattutto in una campagna elettorale dove si parla poco delle persone. Mi sento molto diversa. Sono una donna e parlo da donna, come sindaca potrei fare la differenza. In questi anni Brenda Barnini ha dimenticato di esserlo o forse ha preferito dimenticarlo perché muoversi da donna è assai più faticoso".

Quindi sindaco o sindaca?

"Ovviamente sindaca, l’ho ben evidenziato anche nel simbolo".

Quale sarebbe il suo primo atto da sindaca?

"Ridare dignità alla città che è sporca e impaurita, abitata da persone che non si conoscono. Perché la diversità è bella, ma fa paura senza consapevolezza".

E gli obiettivi per i primi cento giorni di mandato?

"Li dedicherei tutti all’ascolto, in particolare all’ascolto delle donne empolesi per migliorare la loro vita. Penso, ad esempio, all’importanza di aiutare le neo mamme a mantenere la loro occupazione".

Parliamo dunque di politiche sociali e di sanità.

"Le politiche sociali vanno ripensate radicalmente perché sono state delegate all’Unione dei Comuni. Ne capisco l’utilità per i centri minori, non per città grandi come la nostra. Gli effetti negativi sono evidenti: assistenti sociali e vigili sono diventati quasi invisibili sul territorio... Bisogna ritrovare l’autonomia e ristabilire chi fa cosa. Empoli ha tante periferie di cui prendersi cura, scollegate dal centro. Guardo ai numerosi anziani senza auto, praticamente tagliati fuori. È necessario tornare a occuparci da vicino dei loro bisogni: magari organizzare un ’taxi amico’? Nell’accentrare i servizi si è puntato a ottimizzare, invece il rapporto diretto è fondamentale. La Casa della salute può essere una buona idea però non basta".

Tema sicurezza: il problema esiste, come affrontarlo?

"È da specificare, innanzitutto, che la microcriminalità non ha nazionalità. Comunque pure in questo caso le donne possono rivelarsi importanti, in quanto portatrici di pace. Purtroppo il fenomeno riguarda anche i giovanissimi. Ecco perché propongo di ridisegnare il polo scolastico. Anch’io avevo creduto che concentrare tutte le scuole in un unico luogo fosse rivoluzionario, invece si è creato un centro critico per sicurezza e spaccio. Quanto alla zona stazione, mi ha trovato d’accordo l’ordinanza anti-kebab di Barnini, ma il problema è a monte: servono regole e servono controlli mirati".

Cultura, la sua visione: come valorizzare la città?

"Partiamo da quel teatro - Il Ferruccio - che porterà il nome di una pizzeria... Non ne capisco l’utilità, dato che abbiamo già un cinema chiuso. Non poteva essere ristrutturato? Sul fronte economico, invece, mi chiedo che ricadute effettive abbiano eventi come ’Empoli città del Natale’. Non credo che aiutino davvero il commercio e poi tutto questo sfarzo mentre sempre più famiglie sono costrette a ricorrere alla Caritas... Senza parlare poi dello street food con i prezzi altissimi. Io ho altre idee per valorizzare e animare la città".

Ci spieghi meglio.

"Puntare sulla qualità e riportare le persone fuori. Ad esempio, rendere piazza della Vittoria pedonale spostando sotto la viabilità: questo sarebbe un toccasana. E poi allestire parchi e giardini in centro. Piazza Matteotti potrebbe offrire spazi adeguati per intrattenere i ragazzi con merende, giochi e attività, come basket e pattinaggio".

Se invece le dicessi rifiuti e bollette…

"Allora, sicuramente se tutti pagassero si risparmierebbe, invece il Comune non ha mai fatto censimenti per capire chi abita davvero in città. Vivendo in centro mi batterò per rivedere radicalmente il porta a porta perché non funziona. Anche lo smaltimento ingombranti è assai problematico. Propongo cassonetti con la chiave con controlli sistematici contro gli abbandoni e servizi di prossimità perché non tutti hanno spazio, non tutti hanno l’auto per arrivare al Terrafino o un’auto abbastanza grande. Sarebbe utile piuttosto far passare un camion almeno due volte al mese a ritirare a domicilio".