REDAZIONE EMPOLI

La Chiesa e le nuove sfide. Don Cristiani, ecco il libro: "C’è ruggine da togliere"

Il fondatore di Shalom annuncia un volume per il 50esimo anno da sacerdote "Un lavoro che nasce per contrastare l’apocalittica emorragia dalla fede".

Monsignor Andrea Cristiani annuncia che sta lavorando a un nuovo libro con riflessioni sulla fede, la Chiesa e le nuove sfide

Monsignor Andrea Cristiani annuncia che sta lavorando a un nuovo libro con riflessioni sulla fede, la Chiesa e le nuove sfide

Un nuovo libro. Per riflettere sul futuro della chiesa e, soprattutto, della fede. Per mano di un sacerdote che ha fatto dell’impegno fra gli ultimi la sua missione di uomo e di religioso. Lo annuncia monsignor Andrea Cristiani, fondatore di Shalom, e parrocco della Collegiata, il prete che ha portato tantissime persone del nostro territorio a diventare missionari negli angoli più poveri e bisognosi del mondo. "Ormai siamo prossimi al traguardo del mio cinquantesimo di ordinazione presbiterale. Per questo momento di grazia così importante della mia vita, ho pensato di condividere con gli amici, e non solo, il mio pensiero sul mondo attuale e sulla Chiesa Cattolica alla quale va tutta la mia gratitudine. Lo farò in un libro che sto scrivendo con l’amico giornalista Giampaolo Grassi", annuncia il monsignore. E lo fa con una prima, articolata, riflessione, storica e attuale, che tocca tante questioni aperte nella Chiesa: la potenza del Vangelo e i tabù del sesso, il ruolo delle donne e il loro rapporto con la religione. Lo fa con coraggio. Come sempre.

"Con i suoi pastori, il popolo di Dio ha diffuso sulla terra tanto bene ma ha scritto anche pagine nere, di cui va progressivamente chiedendo perdono – scrive monsignor Cristiani – . Insieme a tanti credenti, sono fiducioso in un rinnovamento che riporti la Chiesa alle origini del miracolo del suo essere, ponendo al centro Gesù il Vivente e la sua parola quale fautore unico delle “cose nuove”".

"Questo libro nasce nella drammaticità dei tempi che viviamo e dal tentativo di indicare strade che possano contrastare l’apocalittica emorragia dalla fede, con l’abbandono della Chiesa soprattutto da parte dei giovani". Sulle donne dice: "La prima inversione c’è stata col nuovo Codice di Diritto Canonico del 1983 che tra l’altro ha concesso alle donne di leggere le sacre scritture durante le funzioni e finalmente di cantare in chiesa. Attraverso queste modifiche della legge ecclesiastica e della prassi, la Chiesa ufficiale ha finalmente riconosciuto, con alcune eccezioni, che il suo pregiudizio contro le donne basato sulla ‘impurità rituale’ era infondato. Il cammino è lungo e faticoso. L’approdo è però scritto nel futuro della Chiesa. Cosa aspettano le gerarchie a giungere all’ovvia conclusione che il divieto dell’ordinazione delle donne è totalmente infondato? Aspettiamo fiduciosi". Anche questo libro.