YLENIA CECCHETTI
Cronaca

La Carta dei Diritti della Bambina distribuita sui banchi della Ss Annunziata

EMPOLI Una mattinata di riflessione, ascolto e dialogo tra istituzioni, associazioni e studenti per costruire insieme un futuro più equo e...

La mattinata di riflessione,. ascolto e diaologo nel giardino della Scuola Conservatorio Santissima Annunziata di Empoli

La mattinata di riflessione,. ascolto e diaologo nel giardino della Scuola Conservatorio Santissima Annunziata di Empoli

EMPOLIUna mattinata di riflessione, ascolto e dialogo tra istituzioni, associazioni e studenti per costruire insieme un futuro più equo e rispettoso. Un momento di approfondimento su temi della cura, gentilezza, rispetto e lotta contro ogni forma di discriminazione. Nel giardino della Scuola Conservatorio Santissima Annunziata di Empoli, la sezione empolese di Fidapa BPW Italy ha distribuito agli alunni e alle alunne la Carta dei Diritti della Bambina, un modo per "stimolare la cultura del rispetto fin dalla scuola – ha spiegato Lucia Ceccanti, presidente Fidapa Empoli – . La Carta è una tappa fondamentale nel percorso verso la valorizzazione della diversità". Ispirato alla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e promosso da Fidapa, il documentato è stato adottato nel 2019 dal Comune di Empoli. Riconosce a ogni bambina il diritto alla protezione, all’istruzione, alla salute, alla dignità e alla partecipazione senza alcuna discriminazione. L’iniziativa – col patrocinio del Comune di Empoli e il contributo di Confartigianato Imprese Firenze – ha coinvolto la classe prima elementare e la prima media. "Ma si spera di poter riproporlo in altre scuole e anche alla cittadinanza, come momento di vera educazione al rispetto, trasversale" ha aggiunto Benedetta Marmugi, consigliera Fidapa. "Promuovere la Carta dei Diritti della Bambina – ha detto il sindaco empolese Alessio Mantellassi – rientra nella nostra visione di una scuola e una società capaci di affermare diritti fondamentali per tutti, fin dall’infanzia". A fargli eco l’assessora alla scuola Maria Grazia Pasqualetti, che ha parlato della "cura" come dovere condiviso. "Significa garantire spazi sicuri, educazione libera da stereotipi e il riconoscimento del valore unico di ogni bambina". L’evento si inserisce nel solco tracciato già lo scorso anno con "Il Giardino del Rispetto", e punta a radicare in modo permanente un’educazione ai diritti, alla parità di genere e alla cittadinanza attiva.