Infermiere spiate negli spogliatoi, l’Asl incontra le vittime

Ci saranno anche i rappresentanti sindacali del territorio empolese: "Un momento di ascolto e di confronto sui possibili strumenti di tutela"

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A scoprire la presenza della microcamera era stata un’infermiera che, mentre si stava facendo la doccia, si era accorta di un piccolo oggetto nero incastonato dentro la struttura della cabina, una specie di cerchietto sotto il miscelatore dell’acqua di cui pareva insolita la presenza e misteriosa la funzione. Scoppiò così, nelle settimane scorse, il caso delle infermiere spiate negli spogliatoi dell’ospedale San Giuseppe di Empoli per il quale ci sono due indagati.

Con le indagini della procura di Firenze, ancora in svolgimento, arriva la disponibilità dell’Asl Toscana Centro ad accogliere le richieste del personale sanitario coinvolto nella incresciosa vicenda. E’ questo l’obiettivo di un incontro, previsto nei prossimi giorni, con una rappresentanza del personale sanitario, vittima della vicenda, insieme ad alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali territoriali. All’incontro sarà presente la direzione di presidio insieme all’ufficio legale dell’azienda. Durante l’incontro saranno illustrate le possibili iniziative che l’Asl intende adottare a tutela delle persone coinvolte e le eventuali modalità. Sarà anche l’occasione – spiega una nota – per poter esprimere nuovamente, da parte di tutta la direzione aziendale e del presidio ospedaliero, la massima solidarietà, per la gravità del gesto, già evidenziata nelle parole di conforto nell’invito a firma della dottoressa Silvia Guarducci, direttore sanitario s e dalla dottoressa Loriana Meini, direttore assistenza infermieristica area empolese: "A tutte voi la nostra vicinanza che ogni giorno date un enorme contributo allo svolgimento dell’attività all’interno dell’ospedale e che permettete, con fatica e affrontando grandi difficoltà, anche causate dalla pandemia, di mandare avanti con professionalità un sistema complesso a favore del cittadino, con competenza e dedizione al lavoro. La direzione di presidio esprime tutta la solidarietà per la vicenda che vi ha viste coinvolte e che rende ancora più forti il rispetto e il valore umano di ognuna di voi"

Sull’accaduto indagano i carabinieri di Empoli, a cui hanno sporto denuncia le vittime, al fine di individuare i responsabili di tale violazione. L’Asl auspica "in una conclusione a breve, sottolineando l’impegno nella collaborazione con le autorità inquirenti che in più occasioni, per favorire le indagini e a tutela del buon esito, hanno richiesto massimo riserbo sui fatti".