REDAZIONE EMPOLI

Infermiere spiate in doccia "Sospetti già dal 2021"

Il sindacalista del Nursind: "Ci costituiremo parte civile al processo"

Il sospetto è che le riprese fossero iniziate mesi fa, addirittura lo scorso anno. Emergono nuovi particolari sulla vicenda delle infermiere del San Giuseppe riprese e spiate da una microtelecamera posizionata nello spogliatoio dell’ospedale. "C’è il sospetto che le riprese all’interno della doccia avvenissero ormai da mesi, forse già nel 2021". A dirlo è il sindacalista del Nursind e infermiere del 118 di Empoli, Gianni Piccini, che fin dai primi momenti ha seguito la questione della telecamera nascosta negli spogliatoi femminili dell’ospedale.

"Alcune colleghe – spiega Piccini – avevano notato alla fine dello scorso anno dei forellini sospetti nella doccia quando erano stati fatti dei lavori per sostituire i vetri del box. Ma all’epoca il sospetto non era venuto". Il sindacalista del Nursind parla di "un’azione appositamente premeditata, anche perché la presenza di un monitor nello spogliatoio maschile attiguo non è giustificata".

Secondo il sindacalista, lo spogliatoio femminile oggetto delle riprese era stato realizzato al primo piano prima della pandemia, in aggiunta a un altro più grande che si trova al sesto livello dell’ospedale il quale non era più sufficiente per ospitare tutte le professioniste della struttura. Nei locali spiati avevano accesso anche le dipendenti di una cooperativa che fornisce all’ospedale infermiere e operatori socio-sanitari. Nursind ha già annunciato che si costituirà parte civile.

Intanto la Procura ha aperto un fascicolo. L’ipotesi di reato è "accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico". In più, verrà istituito un pool di esperti in reati informatici e sessuali con il compito di capire se sono state fatte registrazioni e se queste stanno già circolando in Internet. Dovrà essere studiato anche il livello della tecnologia utilizzata e da dove provenga il materiale con cui è stato realizzato il congegno che permetteva di osservare i corpi nudi di medici, infermiere e oss sotto il getto d’acqua. L’inchiesta è stata aperta a seguito del ritrovamento della microcamera da parte di una delle lavoratrici proprio mentre si stava rinfrescando dopo uno dei turni di lavoro.