
Impegno e aiuti no stop: "Seicento volontari e più prevenzione. Così ci risolleveremo"
È nel momento del bisogno che vengono fuori i valori di una comunità. E l’Empolese Valdelsa in questi giorni sta dando un grande esempio di forza collettiva. Un territorio vasto e variegato ma unito nel dolore e nel coraggio. Un territorio che si rimbocca le maniche e che sta facendo di tutto per rimettersi in piedi. Basta dare un’occhiata ai numeri – snocciolati con orgoglio da Paolo Masetti, delegato alla protezione civile per l’Unione –, per comprendere la potenza della solidarietà che nel territorio si alimenta e si moltiplica. "Abbiamo sul campo mezzi e idrovore con 400 volontari appartenenti a oltre 40 associazioni, compresa la colonna mobile arrivata dalla Lombardia – spiega Masetti –, a loro si sono aggiunti 200 volontari civili, cittadini con la C maiuscola che aiutano spontaneamente coordinati dalla Protezione civile". La tempesta ha aperto ferite enormi e il lavoro da fare è ancora tanto. "Abbiamo ricevuto oltre mille segnalazioni di criticità – continua il delegato alla protezione civile per l’Unione, nonché sindaco di Montelupo Fiorentino –. Sono 22 al momento le persone evacuate, di cui 6 sono state accolte in strutture alberghiere. Ancora non sappiamo quando potranno rientrare nelle loro case, le verifiche sull’agibilità sono in corso ed è ancora impossibile prevedere i tempi".
L’impegno dei centri operativi comunali è senza sosta: tecnici e personale dell’Unione sono dedicati totalmente a risolvere i problemi legati all’emergenza. "Sono centinaia i movimenti franosi che interessano strade comunali e provinciali, oltre a terreni e vie private – racconta Masetti –, ma l’aspetto positivo è che il territorio è agibile e non ci sono ostacoli alla viabilità. C’è poi il problema enorme dei rifiuti, che speriamo possa risolversi con l’ordinanza regionale per favorire lo smaltimento di acque e fanghi. Per quanto riguarda energia elettrica e acqua potabile al momento non si riscontrano problemi". E intanto continua la conta dei danni. "È presto per fare una stima ma stiamo raccogliendo tutte le informazioni da portare al commissario straordinario Eugenio Giani", precisa Masetti che poi sottolinea la grande solidarietà del territorio, arrivata da "commercianti e ristoratori che si sono messi a disposizione della comunità, in tanti casi fornendo prodotti e pasti gratis". E colpisce soprattutto la partecipazione dei giovani. "È un bel segnale – commenta Masetti –. Spesso si parla di giovani distratti e disinteressati. Ma in realtà sono capaci di rimboccarsi le maniche e mettersi a disposizione del prossimo con il sorriso sulle labbra".
Masetti dribbla le polemiche sui codici di allerta e lancia un messaggio chiaro: "Abbiamo assistito a un evento straordinario che sta drammaticamente diventando ordinario. Un evento improvviso e poco prevedibile. Questo deve far riflettere e spingere a investire con più convinzione e risorse nella prevenzione. Stato e Regioni aiutino i Comuni nel dotarsi di strutture e personale con professionalità e competenze per affrontare questi eventi. Il sistema di allerta non è infallibile, si basa su modelli matematici che saranno da rivedere, ma dobbiamo lavorare di più sulla consapevolezza dei cittadini. Conoscere i rischi è fondamentale per evitare altre dolorose tragedie". E proprio su questo sta lavorando l’Unione dei Comuni. "Abbiamo deciso di formare 27 tecnici appartenenti a tutti i Comuni per dotare l’Unione di una task force con disaster manager in grado di dare maggior supporto ai sindaci nella gestione delle emergenze".
Alessandro Pistolesi