"Il problema lavoro è critico in quest’area"

Il candidato alla Camera per Azione-Italia Viva, Gabriele Toccafondi, fa un esame della situazione e indica i punti forti del suo programma

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"Non ce l’ho con il Pd, ma non capisco questo Pd". Non le manda a dire Gabriele Toccafondi, candidato nel collegio Firenze Città Metropolitana alla Camera per Italia Viva - Azione che venerdì sera era in Valdelsa. "Non capivo quello che rincorreva Conte e i 5 stelle, non capisco quello che si allea con Sinistra Italiana, Verdi e Di Maio. Se i democratici sono riformisti, siamo con loro, altrimenti andiamo convintamente da soli".

Del ’caso’ Luca Lotti cosa ne pensa?

"Lo dico da uno che non è mai stato nel Pd e non entrando nell’aspetto politico: non capisco come sia stato possibile trattare Luca Lotti così".

E le altre candidature?

"A destra chi li ha visti i candidati. Dico “destra” e non “centrodestra” perché Forza Italia ha perso identità, centralità e va al traino dei sovranisti, basti ricordare che Draghi è stato sfiduciato anche da Berlusconi. I 5 stelle invece sul collegio avranno il record negativo di partecipazione a una campagna elettorale: mezza giornata dopo l’uscita sull’aeroporto. Prima a favore, tre ore dopo, contrari. Dopo, la candidata è scomparsa".

Come vede la situazione dell’’Empolese Valdelsa?

"Questo è un luogo di imprese, lavoro, occupazione. Nel Pd archiviano il Jobs Act, ma è stato l’unico strumento che il lavoro lo ha creato, ed esaltano il Reddito di cittadinanza, che il lavoro non lo ha creato. Hanno preferitoi allearsi con Di Maio, che con Renzi che creò il Jobs Act. Una signora di Empoli ci ha raccontato di aver chiamato dieci persone da assumere come badante, persone che hanno rifiutato o chiesto pagamento non regolare con contratto, per non perdere il reddito di cittadinanza. Noi crediamo che se si vuole aiutare il lavoro, ovvero contratti stabili, aumenti salariali dobbiamo puntare non sui sussidi come il reddito cittadinanza ma su incentivi e sgravi alle imprese che assumono con contratti stabili e sugli imprenditori che vogliono dare bonus e aumenti ai dipendenti".

Il problema delle infrastrutture è molto sentito da queste parti, a cominciare dalla Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno.

"La FiPiLi è nata negli anni Sessanta ed è stata completata con i mondiali del 1990, con un traffico medio giornaliero di 45.000 auto oltre i mezzi pesanti. Nata in un’altra epoca e terminata nel secolo scorso, con criteri ed esigenze diverse e con altri flussi di traffico. Nell’ultimo anno tra Firenze ed Empoli sono stati più i giorni con una corsia sola aperta che con tutte e due. Così non va",

E per quanto riguarda il caro-bollette?

"È un problema enorme, in particolare per le aziende. Per alcuni settori significa bloccare la produzione e chiedere la cassa integrazione. Non perché non ci sono richieste, ma perché con questi costi sarebbero fuori mercato. Problemi li hanno famiglie, piccoli artigiani ma anche non profit. Il governo Draghi senza aumentare il debito pubblico ha fatto molto e continua a dare risposte ma a chi chiede che faccia salti mortali, ricordo che il governo che non ha avuto la fiducia è in carica “per i fatti correnti”. Quelli che ora chiedono interventi sono poi gli stessi che non hanno mai dato fiducia al governo o gliel’hanno tolta a luglio: Conte, Salvini, Berlusconi, Meloni e Fratoianni. Come si vede, solo noi del terzo polo siamo affidabili".