Il Premio Boccaccio. Uno sguardo sul futuro fra creatività e passione

Consegnato il riconoscimento a Marco Paolini per l’etica della comunicazione. Il valore inestimabile delle parole e la funzione terapeutica del teatro.

Il Premio Boccaccio. Uno sguardo sul futuro fra creatività e passione
Il Premio Boccaccio. Uno sguardo sul futuro fra creatività e passione

Una serata di cultura e valori che partono da Boccaccio e arrivano fino a oggi. Temi e osservazioni di spessore che spingono alla riflessione, perché a Certaldo la cultura è qualcosa di alto ma anche materia tangibile e condivisa, accessibile a tutti. Ed è proprio con questo spirito che ieri sera ha esordito il Premio Boccaccio, organizzato dall’associazione letteraria Giovanni Boccaccio. Il debutto dell’edizione numero 42 ha visto protagonista sul palco del teatro cinema Boccaccio il drammaturgo Marco Paolini, vincitore nella sezione dedicata all’etica della comunicazione. Paolini riceve il premio, sorride, lo mostra ai fotografi, poi mima di scendere dal palco e subito strappa applausi e sorrisi alla platea. Alla fine si siede e riflette sull’importanza delle parole: "Io parlo troppo, se ho fiducia nella parola ho fiducia nel fatto di togliere le parole, bisogna scegliere quelle che contengono di più. Ma non ci sono parole definitive. L’importante è correggerle quando sono sbagliate". Poi, incalzato dalle domande di Agnese Pini, direttrice di QN, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno e di Marta Morazzoni riflette sulla funzione terapeutica del teatro: "Gli spettacoli possono essere inutili, l’importante è che non siano dannosi", dice Paolini.

Gli altri due vincitori del Premio, attesi sul palco stasera, sono lo scrittore bulgaro Georgi Gospodinov per la letteratura e Stefania Battistini per il giornalismo. Queste le scelte della giuria del Premio, presieduta da Walter Veltroni e rappresentata da Agnese Pini e da Antonella Cilento, Roberto De Ponti, Paolo Ermini, Marta Morazzoni, oltre che dalla presidente dell’Associazione letteraria Giovanni Boccaccio, Simona Dei. È proprio Dei a introdurre la serata: "Alla cultura accompagniamo un valore civile - spiega - In questi giorni parliamo di donne, le donne nella storia e la storia delle donne. E affrontiamo tanti altri temi che alimentano la nostra culla di cultura e civiltà". Dal presidente del premio Veltroni è arrivato un messaggio video: "Le scelte che abbiamo fatto sono ispirate all’idea che non esistano confini o recinti che limitino il valore della cultura, del teatro o del giornalismo. Sono proprio quelle zone di confine a essere le più belle". Clara Conforti, assessore alla Cultura di Certaldo, sottolinea l’importanza del Premio: "Un evento importante non solo per Certaldo che si rinnova ogni anno e che affronta temi nuovi e importanti". Un concetto ribadito anche dal consigliere regionale Enrico Sostegni: "Il tema di come si fa comunicazione oggi è sempre più fondamentale e l’etica deve rimanere sempre al centro dell’informazione".

Alessandro Pistolesi