Il pane e le rose. Il tema del lavoro visto da dentro

Torna la terza edizione del concorso letterario. Per partecipare c’è tempo fino al 31 maggio.

Il pane e le rose. Il tema del lavoro visto da dentro

Il pane e le rose. Il tema del lavoro visto da dentro

MONTELUPO FIORENTINO

Troppo spesso salito alla ribalta della cronaca per gli incidenti, a Montelupo il lavoro torna ad essere protagonista con la terza edizione del Premio Letterario “Il pane e le rose”. Ogni partecipante dovrà infatti redigere un racconto breve sul tema del lavoro, declinato dai più svariati punti di vista. Per iscriversi c’è tempo fino al 31 maggio, seguendo le istruzioni del bando; in palio premi in denaro per un ammontare complessivo di 1.400 euro. Quest’anno il presidente di giuria sarà lo scrittore Alberto Prunetti, ideatore del Premio insieme al MMAB, direttore della collana Working Class delle Edizioni Alegre e direttore artistico del Festival di letteratura working class di Campi Bisenzio. Due le novità di quest’anno: la prima è stata la presentazione ufficiale del Premio sul palco del Festival della letteratura working class, organizzato anche quest’anno presso il presidio ex GKN di Campi Bisenzio: è stata l’occasione per presentare l’esperienza del Premio, il primo in Italia, dedicato esclusivamente al tema del lavoro e per ribadire l’impegno del Comune di Montelupo per costruire un immaginario della classe lavoratrice con le parole stesse delle persone che lavorano. La seconda novità è la pubblicazione in antologia dei racconti vincitori delle prime due edizioni del nostro Premio, a cura di Alberto Prunetti, nella collana working class della casa editrice Alegre; si tratta di una tappa importante nel percorso di crescita del Premio, che attesta quindi la capacità anche per un piccolo comune di valorizzare il tema del lavoro su scala nazionale, creando quindi un interesse ampio e trasversale sui diritti dei lavoratori che oltrepassa i confini locali e stimola una riflessione di tipo sociale e politico."Il nostro auspicio per il 2024 è quello i superare i numeri già importanti registrati nello scorso anno con 103 partecipanti, di cui il 60% donne – commenta l’assessore alla cultura Aglaia Viviani –. Ritengo che se le pubbliche amministrazioni possono cambiare qualcosa sia anche in questo. Nella promozione di azioni politiche e culturali che accendano i riflettori su temi complessi e troppo spesso sotto rappresentati".