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Il debutto di “VocaBo“ La lingua del Decameron tradotta in digitale E Boccaccio è ’social’

È il primo vocabolario online del testo più famoso dello scrittore. Il progetto firmato dall’Ente Nazionale in collaborazione con la Crusca. Dopo la presentazione a Firenze, bis in Senato la prossima settimana.

Il debutto di “VocaBo“ La lingua del Decameron tradotta in digitale E Boccaccio è ’social’

Cosa succede se la letteratura incontra la tecnologia? Succede che nel 2023, uno dei padri della lingua italiana sbarca sui social e la rivoluzione a portata di studente è servita. Grazie a un progetto nato a Certaldo, "VocaBO" si presenta come una vera e propria impresa nel segno del Decameron. E’ nato infatti il primo vocabolario online sulla lingua di Giovanni Boccaccio: il grande autore del Trecento diventa digitale. Dietro a pagine di sapere, un lavoro immenso, in cui le parole del Decameron vengono studiate una ad una: sono oltre 6.500 i lemmi del Decameron, incluse le parole grammaticali. Una grande piattaforma di studi che è stata presentata ieri in Regione a Firenze. Un’iniziativa finora mai realizzata, che prende il via dalla prima grande opera in prosa della lingua e della letteratura italiane, modello per secoli di tutta la narrativa europea e fondamento della nostra tradizione. "VocaBO" è promosso dall’Ente nazionale Giovanni Boccaccio (con sede a Certaldo) insieme all’Università per stranieri di Siena, all’Istituto di linguistica Computazionale del Cnr– Ilc "Antonio Zampolli" di Pisa e all’Accademia della Crusca.

Una task force di esperti, linguisti, ricercatori e dottorandi dal 2022 ha lavorato al progetto. Ora un clic e l’opera è pronta per parlare alla Generazione Z. E così Boccaccio è sempre più aggiornato: dopo essere stato protagonista di podcast con alcune novelle del Decameron su Spotify, adesso affronta un nuovo strumento di ricerca digitale, di comunicazione e promozione a vantaggio della cultura italiana e a beneficio di studenti, studiosi e appassionati.

"Il progetto del VocaBO - ha sottolineato la presidente dell’Ente Boccaccio, Giovanna Frosini - si qualifica come strategico per l’Ente in vista del centenario del 2025, e altri lo accompagneranno. Iniziato ancora sotto la presidenza di Stefano Zamponi, si propone di potenziare il fronte della ricerca digitale e di sostenere i giovani studiosi". "Grazie all’iniziativa meritoria dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani - per la prima volta avremo la lingua del Decameron digitalizzata e valorizzata. La portata del progetto è enorme e dà la giusta importanza alla lungimiranza degli studiosi e dei ricercatori che hanno lavorato strenuamente". "È nata in Toscana la grande prosa italiana - ha detto il senatore Dario Parrini - Poter condividere e mettere a disposizione di tutti questa conoscenza, attraverso strumenti innovativi e digitali, contribuisce alla crescita, allo sviluppo culturale e alla diffusione della lingua italiana nel mondo. E’ in questa ottica di divulgazione che presenteremo il progetto a Palazzo Madama la prossima settimana". Da Certaldo al Senato in nome della cultura, da oggi più virtuale che mai. La promozione di "VocaBO" inizia già con la "Scuola estiva", in programma da oggi a Certaldo e dedicata all’opera di Boccaccio. "Il frutto di una qualità di lavoro indiscussa nell’accrescimento degli studi scientifici legati a Giovanni Boccaccio – ha detto il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini – quindi alle sue opere letterarie. Il segno della volontà di includere giovani studiosi e di avvicinare a Boccaccio e alla sua opera anche un pubblico di non addetti ai lavori".

Ylenia Cecchetti