Il Comitato a caccia di rassicurazioni. Stamani è atteso il governatore Giani

A Fontanella il presidente dovrebbe incontrare i residenti interessati dagli espropri

Il Comitato a caccia di rassicurazioni. Stamani è atteso il governatore Giani

Il Comitato a caccia di rassicurazioni. Stamani è atteso il governatore Giani

EMPOLESE VALDELSA

L’annuncio lanciato dal comitato sui social nel tardo pomeriggio di ieri è pungente, a tratti comico. "Allerta meteo rischio alto, causa forte grandinata...di promesse". Hanno perso le speranze ma non la voglia di strappare sorrisi i membri del comitato Empoli-Granaiolo Per un altro raddoppio. Non ci credono, ma ci saranno. Aspettano per le 9 di stamani il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che, stando a quanto anticipato, dovrebbe essere in via Senese Romana nella frazione di Fontanella per incontrare una delegazione di residenti interessati dagli espropri ormai partiti in vista del cantiere per il potenziamento della Empoli - Siena.

"Non ci sarà spazio per il dibattito - dicono con un pizzico di delusione dal comitato - Ormai i conti sono fatti, si parla di famiglie danneggiate. Siamo alle porte con i sassi, c’è rabbia, rassegnazione. Anche se è tardi, il presidente lo incontriamo comunque volentieri". La tensione è alta; già lo scorso 17 maggio fu il caos durante il sopralluogo dei tecnici di Ferrovie dello Stato nelle aree interessate dal raddoppio e per le quali sarebbe già partito il contestato picchettaggio. Mentre le famiglie stanno facendo i bagagli per lasciare (in pochi casi) abitazioni e (in molti altri) orti, giardini e garage, la saga continua.

Rfi ha trasmesso alla Regione il progetto definitivo che tiene conto di tutte le richieste di variante avanzate, fra queste anche quelle proposte proprio dal Comune di Empoli. Gli uffici comunali stanno analizzando se quanto descritto nel progetto definitivo è in linea con le richieste presentate dall’amministrazione comunale: le attività di verifica sono ancora in corso. Nel frattempo si è chiesta la sospensione della picchettazione proprio nelle aree oggetto di possibili modifiche. Il prossimo capitolo della vicenda potrebbe essere scritto oggi, se dovessero emergere novità dopo l’incontro con Giani. L’auspicio è che le richieste di modifica fatte dal Comune in questi mesi siano accolte. Ma intanto? "Intanto - lamentano dal comitato - abbiamo 30 giorni di tempo per lasciare i terreni". Le famiglie che dovranno lasciare la loro casa sono tre (fra Sant’Andrea e Molin Nuovo), molte di più quelle che dovranno rinunciare a capanni, ulivi, giardini e orti.

Y.C.