Il Circolo ’risponde’ ai bulli: "Andiamo avanti"

L'assessora Viviani ha lanciato un appello per salvare il bar di Montelupo Fiorentino, chiuso per episodi violenti. L'Arci Il Progresso ha organizzato un'assemblea per trovare soluzioni e riaprirà con iniziative di prevenzione.

Il Circolo ’risponde’ ai bulli: "Andiamo avanti"

All’Arci Il Progresso è stata organizzata un’assemblea straordinaria tra i soci per discutere dei problemi di ordine pubblico

L’appello lo aveva lanciato nei giorni scorsi l’assessora alla Cultura e alle politiche giovanili Aglaia Viviani, una volta appresa la notizia della chiusura anticipata del bar in via Rovai a Montelupo Fiorentino, in seguito al susseguirsi di episodi violenti, danneggiamenti, intimidazioni e minacce. "Non lasciamo solo il Circolo. La sfida è collettiva". E il messaggio non è caduto nel vuoto. Non si vedeva da tempo una sala così gremita. L’Arci Il Progresso - negli stessi locali ha sede anche il Circolo del Pd - ha organizzato un’assemblea straordinaria tra i soci per discutere dei problemi di ordine pubblico (che hanno portato alla chiusura del bar alle 20 e non più a mezzanotte) e condividere soluzioni. "Soluzioni di prevenzione e non solo azioni punitive - ha commentato a margine dell’incontro al quale ha partecipato anche l’amministrazione comunale, Claudio Terreni, presidente de Il Progresso di Montelupo - C’è stata un’ottima risposta. Si sono fatti avanti vecchi soci, i figli dei fondatori, tante persone a dimostrazione dell’affetto per questo luogo simbolo, presidio importante per la comunità. Un attestato di stima verso chi porta avanti il Circolo, luogo attivo dal ‘56. È un atto di responsabilità nostro tenerlo aperto tutte queste ore (dalle 6 alle 24). L’argomento è sentito. Abbiamo chiesto l’impegno di tutti a tenere vivo l’ Arci, frequentarlo ancora di più, promuovere iniziative".

All’unanimità è stato deciso che si riaprirà venerdì in occasione dell’incontro sul "Ritorno del Lupo" organizzato col coinvolgimento del Wwf. Una decina le serate ‘perse’ per il bar ormai diventato ostaggio di bulli e baby vandali già noti alle forze dell’ordine. "Le azioni principali saranno due - spiega Terreni - Tenere vivo il Circolo con un presidio sempre maggiore e anche serale dei soci, che avranno un banchino per il tesseramento nelle prossime settimane ed estendere la videosorveglianza anche all’esterno (al momento sono coperti sono gli interni). Ci auguriamo di riaprire senza dover tornare alla situazione pre chiusura". La scelta di abbassare la saracinesca quattro ore prima del solito, era stata "sofferta - avevano affermato dal Circolo - e dipesa da ripetute situazioni diventate ingestibili. Una chiusura per tutelare soci e dipendenti". Responsabili di atteggiamenti che si spera non si ripeteranno, un gruppo di quattro, cinque giovani tra i 16 e i 20 anni, già protagonisti di diverse risse, aggressioni e atti vandalici in tutto il quartiere.

Y.C.