
Francesca Bellucci nel riquadro
I suoi occhi continueranno a vedere, anche se il dolore di amici e familiari sarà impossibile da lenire. Il corpo di Francesca Bellucci, la giovane di 39 anni scomparsa mercoledì in un tragico incidente stradale, ora si trova nel reparto di medicina legale di Careggi, dove oggi sarà effettuata l’autopsia. Soltanto allora sarà possibile stabilire data e luogo dei funerali. Intanto però la famiglia, rispettando quelle che erano un po’ sempre state le sue volontà, ha autorizzato l’espianto degli organi. E mentre qualcuno la ringrazierà per questo suo ultimo gesto di generosità e altruismo, sui social continuano a susseguirsi messaggi di dolore e cordoglio. Francesca viveva nel comune di Vinci, sulle colline che separano la città del Genio dalla zona industriale di Sovigliana, ma era originaria di Empoli, dove era cresciuta e aveva vissuto a lungo.
I genitori, così come il fratello e la sorella, continuano a non darsi pace. Francesca Bellucci era molto conosciuta anche nella comunità di Pontorme, dove risiedevano i suoi nonni e i cugini. E’ lì che era cresciuta ed è lì che la ricordano con grande affetto, sempre solare e sorridente e pronta a tendere una mano agli altri. Proprio a Pontorme, nella zona dell’ex vetreria Savia, a due passi dal ristorante Bianconi e dall’uscita Empoli Est della Fi-Pi-Li, aveva avuto per anni il suo studio di riflessologia, mestiere che svolgeva con grande passione.
Il tragico incidente che l’ha vista coinvolta, avvenuto nella tarda mattinata di mercoledì, ha però riacceso i riflettori sulla pericolosità di via Sottopoggio per San Donato, la strada che collega Villanova alla frazione di Pozzale. Si tratta di un’arteria secondaria di grande importanza, visto che di fatto rappresenta la via più breve per raggiungere il polo tecnologico e le uscite della Fi-Pi-Li di Montelupo ed Empoli Est per chi proviene dalle zone di Pozzale, Corniola, Monterappoli e Martignana. Consente infatti di arrivare più velocemente alla strada di grande comunicazione senza passare dal centro ed è anche la via più breve per arrivare a Montelupo. Il problema risiede appunto nella ristrettezza della carreggiata e nella velocità molto alta che gli automobilisti sono soliti tenere quando passano di lì.
Francesca si trovava all’interno di una Mini Cooper d’epoca e lo schianto con uno Suv non le ha lasciato scampo, ma il suo non è stato l’unico incidente grave capitato da quelle parti. Poche settimane fa, sempre su quella strada – ma all’altezza dell’abitato di Villanova – un altro scontro aveva coinvolto un motociclista, fortunatamente con esiti meno drammatici. Per questo, sempre via social, non sono mancate le polemiche. Polemiche che però non serviranno a riportare Francesca tra le braccia dei suoi amici e familiari.