Un numero su maiolica è… per sempre. Il numero civico dinanzi casa è un po’ come il nome: lo porti accanto per tanto tempo. Se non per sempre. Da un certo lotto di anni, Montelupo ha sposato questa idea proponendo che i numeri civici siano - per sempre - anche strumenti di promozione del territorio. Quindi, dipinti su maiolica. Il prodotto principe di questo territorio. Siccome ci sono strade e piazze dove ancora c’è possibilità di intervenire in tal senso, anche su richiesta dei cittadini, ecco che il Comune ha stabilito nuove disposizioni: chi vuole il civico su maiolica può farlo, cioè chiederlo, e la spesa dalla parte dei titolari delle abitazioni è di 38 euro. L’ambito è quello della promozione di Montelupo come, ovviamente, "Città della Ceramica", e della qualificazione dell’arredo urbano degli edifici.
Da tempo il Comune ha avviato una campagna tramite la quale promuove la fabbricazione delle targhe in maiolica riportanti la toponomastica stradale ed i numeri civici, da apporre come di consueto sui prospetti frontali degli edifici a fianco di ogni apertura sulla pubblica via.
"L’utilizzo della maiolica sulla terracotta rappresenta una tecnica di produzione della ceramica facente parte della tradizione artigianale storica di Montelupo, - scrive l’esecutivo Masetti - da conservare e valorizzare nella memoria collettiva del territorio". Si vuole, insomma, puntare alla "conservazione della memoria artigianale storica di Montelupo, seguendo un’uniformità estetica". E si vuole una "traccia visibile al patrimonio storico" del paese, "trovando un generale apprezzamento da parte della popolazione residente". In effetti, per essere più precisi, è dal lontano 1998 che i nomi delle vie sono su maiolica, e - a richiesta - almeno parte dei numerici civici lo sono altrettanto.
In un quarto di secolo, la "città della ceramica" si è ingrandita, ha cambiato volto, e c’è ancora spazio per cartelli delle vie e numeri civici da realizzare in maiolica, proprio come segno distintivo.
Andrea Ciappi