EMPOLI
Il progetto di innovazione urbana denominato Hope varca i confini empolesi diventando una "good practice" per la Comunità europea. Il lusinghiero giudizio della gestione del maxi intervento di rigenerazione del centro empolese, partendo dalla riqualificazione immobili storici, arriva direttamente dall’Interreg Europe, il programma di cooperazione territoriale europea interregionale che coinvolge 29 Paesi (27 Stati membri dell’Ue, più Norvegia e Svizzera). Hope è ritenuta una "buona pratica" che "si allinea bene - si legge nella ‘recensione’ - alle diverse dimensioni del Green Deal Europeo. La rinascita del centro storico è efficientamento delle risorse, utilizzando e ristrutturando vecchi edifici invece di costruirne di nuovi e lasciare che quelli vecchi vadano sprecati".
Nella nota di valutazione si legge ancora che Hope "sostiene la transizione verde inserendo misure di risparmio energetico per abbattere la domanda energetica. È inclusivo in quanto propone una prospettiva di parti emarginate della popolazione cittadina. Prendersi cura dei centri cittadini abbandonati è un passo importante per la creazione o la manutenzione di città vivibili fatte per gli abitanti. La buona prassi – evidenzia la Comunità europea - contiene anche un bell’elemento di pianificazione partecipata o di rinnovamento urbano in quanto ha costruito la sua strategia sull’input e l’accordo degli stakeholder locali". Il sindaco Brenda Barnini ‘incassa’ con soddisfazione l’ottimo giudizio e rilancia: "Adesso siamo di fronte alle nuove sfide legate al Pnrr, ma la nostra città è pronta ad affrontarle con una ottima reputazione".