REDAZIONE EMPOLI

Gli infioratori in Vaticano. Tour fra arte e tradizione

Per i patroni di Roma il gruppo ha realizzato un quadro davanti a San Pietro. L’assessore Cafaro: "Un momento straordinario per la nostra delegazione".

Gli infioratori in Vaticano. Tour fra arte e tradizione

Un rientro a Fucecchio dopo tante emozioni: la realizzazione di una grande opera e la nascita della prima rete italiana degli Infioratori di cui la città di Montanelli è parte. Intanto il gruppo ha vissuto una due giorni emozionante che ha visto gli infioratori della Pro Loco di Fucecchio portare la propria arte nella Capitale, accompagnati dall’assessore alla cultura Alberto Cafaro. Due gli appuntamenti a cui il gruppo ha preso parte. Il primo è stato venerdì 28 giugno quando, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura, si è tenuta la presentazione ufficiale della “Rete nazionale delle infiorate e tappeti effimeri”, di cui Fucecchio fa parte. Durante la presentazione è intervenuto anche il presidente della Pro Loco di Fucecchio, Francesco Dei.

Il giorno successivo invece, l’appuntamento clou in Vaticano in occasione dei festeggiamenti per San Pietro e Paolo, patroni di Roma. Nell’occasione gli infioratori fucecchiesi hanno realizzato un quadro di infiorata davanti alla Basilica di San Pietro, tra le braccia del colonnato del Bernini, partecipando al momento solenne in cui Papa Francesco ha consegnato ai nuovi arcivescovi da tutto il mondo il Pallio Arcivescovile, a significare il forte legame degli arcivescovi del mondo con il successore dell’Apostolo Pietro. Un momento importante in cui Fucecchio ha avuto la fortuna e il merito di essere presente come parte della Diocesi di San Miniato che, inserita all’interno della Metropolia di Firenze, si è così unita ai pellegrini fiorentini che hanno seguito il nuovo arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli.

"Ringrazio la Pro loco di Fucecchio e i suoi infioratori - ha detto l’assessore Alberto Cafaro - per le splendide realizzazioni che hanno saputo portare a termine in un contesto così prestigioso e ringrazio in modo particolare l’Arcivescovo di Firenze che con il personale della sua segreteria ha permesso alla nostra delegazione di vivere un momento assolutamente straordinario, a pochi passi dal Santo Padre, che mentre lasciava la basilica siamo riusciti a salutare".